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Di voli, di luoghi e di feste |
Paracalendario, i prossimi sei mesi!
27/11/06
Il nostro Paracalendario, è noto, va da Giugno a Maggio; ecco dunque pronti per il vostro desktop i prossimi sei mesi. Aquino, 1° volo alto
Belle foto, bella gente.
Per scaricare il Paracalendario, questo è probabilmente il miglior bottone da premere:
"Paracalendario"
17/11/06
"Arriva il momento di prepararmi per partire. Il respiro diventa sempre più adrenalinico. E' difficile mantenere la calma.
Ma tanto non c'è alternativa: o mi lancio o mi lancio, perché piuttosto che tornare giù a piedi, resto a vivere sulla vetta di Monte Cairo per
il resto dei miei giorni... Anzi, mentalmente mi organizzo già le giornate della mia nuova vita montanara…. C'è solo un problema: non ho portato
con me Chanel n°5."
L'Evento! Acro Team "Orecchie"
Per leggere del volo, questo è probabilmente il miglior bottone da premere:
"dito"
16/11/06
Come diceva anni fa Robbie Whittal, in occasione di una convention istruttori: "...Because Acro is here!". ParaShow 2006, attenzione piovono uomini! Aquino, 28 - 29 ottobre duemilasei.
Questi sono i risultati...
"Dopo aver subito per mesi gente che ci raccontava di: SPIRALI, CHIUSURE ASIMMETRICHE, WINGOVER, STALLI, STALLI DI "B", SAT e chi più ne ha più ne metta, anche
noi potremo dire di aver effettuato una delle figure più "fiche" fattibili col parapendio: LE ORECCHIE!"
Per leggere dell'eroico team, questo è probabilmente il miglior bottone da premere:
"Acro Team "Orecchie"
26/10/06
Le avventure di Cippo
23/10/06
Racconto fanta-idiota a proposito di una caviglia gonfia. Rinnovo attestato VDS, occhio!
"Diario di Cippo
Data Astrale 46736283691, locale 23/09/2006.
E’ un sabato come tanti altri, sono concentrato nelle attività quotidiane di mantenimento della mia astronave.
Il Comando Stellare nella persona dell’imperatrice Klingon: “Italia Spok” mi ha ordinato di procedere verso la costellazione di Auchan alla velocità di 4 Burp.
Li dovrò relazionarmi con delle nuove forme di vita molto pericolose, gli “Spesaurus”.
Gente avida che darebbe la vita per un’Offertakis o un Saldorum.
Sono preoccupato.
Non so se riusciremo ad entrare correttamente in orbita e stazionare la nostra astronave nel primo anello di Parcking, negli altri la sosta sarebbe troppo pericolosa.
Alle ore 463749146, locale 14:00 chiamo il sottufficiale di volo Voltzarkis per comunicargli i piani di volo per il pomeriggio, dirigeremo nella nebulosa di
Serronium e perlustreremo la zona."
Per essere teletrasportati sulla nebulosa Serronium, questo è probabilmente il miglior comando da attivare:
"Data Astrale 46736283691"
29/09/06
Dal 6 ottobre 2006 entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico operativo per il volo da diporto o sportivo.
Ecchissenefrega, dirà una gran parte di voi...
Fregatevene, invece, vi diciamo noi perché chi avesse negli ultimi anni utilizzato la
illegale tecnica del non-rinnovo-l'attestato-ma-ci-aggiungo-la-visita-medica sappia che sta per avere un problema.
Tale problema si chiama "ripresa dell'attività di volo".
Citiamo testualmente dal nuovo regolamento:
Articolo 14. CONVALIDA DELL'ATTESTATO
L'attestato sarà convalidato dall'Aero Club d'Italia a cadenza biennale dietro presentazione di un nuovo certificato di idoneità psicofisica
rilasciato da uno dei soggetti previsti dalle norme in vigore, nonché una dichiarazione del pilota che attesti il regolare svolgimento, nel periodo trascorso,
dell'attività di volo. (...)
Qualora la convalida venga richiesta dopo oltre un anno dalla scadenza, dovrà essere prodotta una dichiarazione rilasciata da una scuola ttestante la ripresa
dell'attività di volo.(...)
I possessori di attestati rilasciati anteriormente al 30 06 97 e privi delle trascrizioni delle abilitazioni sul libretto di volo, in quanto non ancora istituite,
all'atto dell'istanza di convalida dovranno obbligatoriamente richiedere la trascrizione delle abilitazioni.(...)
In parole povere entro la data del 06 10 2006 (fa fede il timbro postale) si dovrà inviare all'Aero Club d'Italia la ricevuta del versamento di 52 euro,
la fotocopia dell'attestato ed il modulo che potrete scaricare qui sotto.
Per informazioni potete telefonare all'Aero Club d'Italia: 06/3608461
Questo è probabilmente il miglior
bottone da premere: "modulo rinnovo"
Corso siv e fu choc!
27/09/06
Corso Acro & Simulazione Inconvenienti di Volo - Lago di Garda 06-07-08 Ottobre 2006
26/09/06
Corso Acro & S.I.V.
settembre duemilasei, cinquesussèi
22/09/06
Il corso SIV: poche cose creano più incertezza nei piloti.
Dico: "Andiamo a volare tre giorni a Maratea, sul mare!", cinquanta top gun pronti a partire in qualsiasi momento...
Dico: "Andiamo a Maratea a fare un SIV!", dopo estenuanti telefonate una decina di piloti indecisi prenotano... salvo poi cominciare
a scomparire i giorni precedenti alla partenza adducendo motivazioni varie, che vanno dal decesso del gatto, ad una rarissima malattia tropicale
contratta mangiando quindici Mc Royal Cheese e sette Big Mac di seguito.
Le motivazioni tecniche, poi, sono tra le più fantasiose, non è mai il momento perché la vela è nuova (?), la vela è vecchia e sta per essere
cambiata,
"Sai, è un periodo che non sto volando tanto", "Ottobre al Garda? Ma se vado in acqua fa freddo!", "Maratea? Ma l'acqua salata...nonnò mi si
rovina tutto!"...poveri noi...
Eppure chi ha fatto una volta il SIV spesso lo fa di nuovo, e non una volta sola.
Possibile che non sia ancora entrato nella testa dei piloti che è ben più pericoloso volare in ascendenza a pochi metri dal costone, piuttosto che
effettuare un corso sull'acqua con radio, giubbetto, gommone di assistenza ed un istruttore preparato?
Conoscere le reazioni della nostra vela, quando la nostra vela decide di smettere di esserlo è quanto di più tranquillizzante possa esistere
nella nostra attività.
Se ci fossero più partecipanti ai SIV forse ci sarebbero meno piloti seduti a chiacchierare in decollo quando le condizioni sono veramente
buone.
Prima pensare, poi volare.
Alla faccia della sklerosi
19/09/06
Ancora una storia di un battesimo del volo.
"Per spiccare il volo ci vogliono almeno 20 km orari di velocità quindi bisogna correre.
Si può correre con la sklerosi? Pensavo fosse difficile erano lustri che non ci provavo ebbene ci sono riuscito."
Questo è probabilmente il miglior
bottone da premere: "Alla faccia della sklerosi"
Himalaya! Oltre la suggestione
06/09/06
Adrenalina!
06/09/06
Corso Acro & Simulazione Inconvenienti di Volo - Maratea 12-17 Settembre 2006
04/09/06
5° Festa dell'Aria
30/08/06
MuFA
26/07/06
L'Associazione BVL BovilleVoloLibero ti invita alla I° Edizione del MuFA-Festival Music and FlyArt Festival, primo evento che associa l'arte della Musica
all'arte del Vololibero.
L’ARIA è l’ELEMENTO comune…per danzare e volare sulle frequenze delle nostre Band e DJ’s Live.
Fly the Music!! Il nostro motto…
La musica farà da sottofondo alla manifestazione; anche tu assieme ai piloti ti troverai a veleggiare curiosando dall'alto nei vicoli del caratteristico paesino medioevale.
…al MuFA usa tutti i tuoi sensi:
Guarda …oltre…per chi ha voglia di scoprire nuove prospettive…e “scatta, al volo” potrai partecipare al concorso fotografico
"Sguardi DAL Cielo"
Ascolta …la musica, le voci, le parole…trasportate dal vento…nel vento…tra i suoni della etno-house e i ritmi Reggae della Ciociaria
Gusta …tra una “Bruschetta al Volo” e degustazioni tipiche conoscerai il sapore della nostra terra…WHAT’S Tipico?...
Annusa …gli odori di questa terra tutta da scoprire, “voleranno nel vento”…segui la scia…
Tocca …e vivi quest’evento sulla tua pelle, lasciandoti trasportare dalle emozioni che il volo e la musica ti sapranno regalare…
…e scopri il sesto senso
Vola … gratis, presentando il FLYer dell’evento entro le 15:00 di sabato 29 luglio. Anche tu potrai realizzare il sogno di VOLARE…
…Al MuFA non riuscirai a stare con i piedi per terra…
Ti aspettiamo il 29-30 Luglio a Boville Ernica (FR) in Piazza del Lavatoi lungo le mura medioevali.
info: 347 9348615
fabrizio@bovillevololibero.it
Questo è probabilmente il miglior
bottone da premere: "bovillevololibero.it"
La staccionata
19/07/06
Breve storia di un breve stacco da terra. Il primo.
"Il campetto da cui partire è carino, con una bella pendenza, che facilita. Ha solo un problema: la staccionata."
Questo è probabilmente il miglior
bottone da premere: "La staccionata"
Syd Barrett, il suonatore di flauto alle soglie dell'aurora
13/07/06
Delta & Parapendio - Luglio 2006
10/07/06
Come da accordo esclusivo con la rivista, sono online il sommario, l'editoriale e la copertina
del prossimo numero di Delta & Parapendio.
Questo è probabilmente il miglior
bottone da premere: "Delta & Para"
Lago-campetto: "Ho prima avvisato per telefono!"
12/06/06
"Tutto è iniziato quando sono arrivato in decollo al Lago di Castelgandolfo e ho visto che mm° stava in campetto con tutti gli allievi, un'occhiata la do sempre…
La meteo era buona, tirava una brezza di circa 18-20 orari frontali… ho subito telefonato ed avvertito di una mia visita in campo scuola… non
arrivavo in macchina, ma in parapendio."
Questo è probabilmente il miglior
bottone da premere: "Ho prima avvisato per telefono!"
Delta & Parapendio - giugno 2006
09/06/06
Come da accordo esclusivo con la rivista, sono online il sommario, l'editoriale e la copertina
del prossimo numero di Delta & Parapendio.
Questo è probabilmente il miglior
bottone da premere: "Delta & Para"
Para-calendario, i primi sei mesi
08/05/06
Non sembra, ma è estate...
E ricomincia il nostro calendario.
Scaricate pure.
Questo è probabilmente il miglior
bottone da premere: "Para-calendario"
Come sarà l'estate 2006?
07/06/06
Analisi comparata degli indici climatici e alcune considerazioni sulle caratteristiche della stagione calda appena iniziata.
In questo articolo non troverete previsioni. Nella consapevolezza che le previsioni oltre i 7 giorni assumono le caratteristiche della tendenza possibile, quelle stagionali sono assolutamente sperimentali e ancora prive di attendibilità alcuna. Non vi saranno affermazioni del tipo Giugno fresco o Luglio molto caldo e secco.
In questo articolo non si analizzeranno neppure i modelli sperimentali (come quello NCEP) che tentano di simulare il tempo dei prossimi mesi. Cercheremo invece di studiare i principali indici climatici e soprattutto di evidenziare alcune costanti degli ultimi tempi per provare ad interpretare il "carattere" della stagione calda appena iniziata.
E diciamo subito iniziata male (o bene, a seconda dei gusti).
Infatti la primissima parte di Giugno è risultata molto fredda e instabile su quasi tutto il paese.
A determinare tale situazione anomala è stata una profonda saccatura di origine artica che si è incuneata nel Mediterraneo Centrale, con una dinamica tipicamente invernale. E diciamo anche che i record di caldo registrati alcuni giorni prima nelle località del Mezzogiorno furono dovuti alla stessa dinamica, ma invertita: questa volta fu un promontorio da Sud, dall'Africa, a risalire in modo potente verso l'Italia. Scambi meridiani, questo il minimo denominatore comune ai due eventi uguali (nell'intensità) e contrari (nelle caratteristiche).
Ed eccoci ancora a rimpiangere la mancanza di un vecchio protagonista del clima europeo: l'Anticiclone delle Azzorre. Sempre più latitante, sempre più lontano, relegato dalle staffilate da Nord o da Sud in pieno Atlantico, o costretto a salire fino all'Islanda, ma comunque lontano dalle nostre regioni. E Azzorre significa caldo e stabilità, ma con equilibrio.
Insieme alle Azzorre sono quasi scomparse le vecchie perturbazioni Atlantiche, i vecchi treni di perturbazioni che costringevano i meteorologi a battezzarle una a una per evitare di confondersi, tale era il loro numero.
Questa la lunga e doverosa premessa.
Ma veniamo agli indici climatici.
Sappiamo che una delle cause principali di estati caldissime, stile 2003, è il Niño, un fenomeno ciclico per cui le acque calde del Pacifico occidentale si espandono verso Est. Tale mutamento nel maggiore oceano del Globo produce effetti a catena su quasi tutta la terra,e generalmente provoca ondate di caldo estivo eccezionali sul Mediterraneo e quindi nelle nostre regioni. Ma quest'anno non vi è alcun pericolo di Niño, anzi nella zona del Pacifico sta imperversando la Niña, sorta di sorella minore, che possiede però caratteristiche opposte. E ripercussioni a livello globale altrettanto opposte.
Un altro indice fondamentale è rappresentato dalla QBO (Quasi-Biennal Oscillation). Senza scendere nella noiosa analisi tecnica delle caratteristiche di tale indice, basti sapere che quando la QBO in tale stagione è negativa maggiore è la possibilità che le alte pressioni dell'Africa Settentrionale si spostino verso Nord, fino a coinvolgere anche il Mediterraneo in una torrido abbraccio. Ma per fortuna tale indice nei prossimi mesi estivi è previsto positivo, e quindi diminuiscono le possibilità che il temuto Anticiclone Africano possa spingersi verso Nord con frequenza.
Rapidamente passiamo in rassegna altri indici.
Sono ormai molti mesi che l'attività della nostra stella rimane molto bassa. Il sole possiede vari cicli, il più noto dei quali è quello undecennale. Anche ciò depone a favore di un minore riscaldamento globale e quindi di un'estate non eccessivamente calda. Interessante poi anche l'ITCZ (InterTropical Convergence Zone), altro complesso indice che, detto in modo molto banale, segnala la zona in cui avvengono le principali piogge equatoriali e a seconda della sua altezza (in latitudine) può naturalmente indicare uno spostamento conseguente verso Nord del già citato Anticlone africano. Anche in questo caso le previsioni sono di una posizione dell' ITCZ relativamente basso, e quindi non pericoloso per noi.
Cosa dedurre da questa cospicua mole di informazioni?
Da un parte si sarebbe portati a supporre (come fanno eloquentemente e prestigiosamente Andrea e Mario Giuliacci) che la Estate 2006 sarà tutt'altro che eccezionalmente calda, più simile invece a quella del 2005, normale insomma.
Ma rimane ciò che l'esperienza di questi mesi (e non solo) ci insegna. Come abbiamo scritto nella premessa. E cioè che il vecchio flusso zonale (da Ovest verso Est, sia di depressioni che di alte pressioni), il vecchio Atlantico per intenderci, sembra negli ultimi anni sempre più debole. E che quindi è molto più semplice rispetto al passato che si verifichino episodi meteo estremi (come è successo nelle ultime settimane).
In conclusione penso che non vi siano assolutamente, per fortuna, le condizioni perché si possa quest'anno ripetere la terribile esperienza del 2003. E ciò per gli indici che abbiamo sinteticamente analizzato. Ma d'altra parte aspettarsi una classica estate in stile Azzorre e temporali ogni 10 giorni a spezzare la calura sarebbe quantomeno, a mio parere, azzardato.
Più probabile in effetti il ripetersi di situazioni simili a quelle di questi mesi: circolazione meridiana protagonista rispetto a quella occidentale. Quindi fasi molto calde, determinate dall'Anticlone Africano alternate a fasi più fresche, con correnti da Nord. Con buona pace del vecchio clima temperato mediterraneo.
Aldo Meschiari
[fonte: www.meteogiornale.it]
Per ulteriori informazioni, questo è probabilmente il miglior bottone da premere:
www.meteogiornale.it
SIV senza barca
06/06/06
Pubblichiamo questa "lettera aperta" indirizzata al direttore della rivista Delta e Parapendio a proposito dell'organizzazione di corsi di Simulazione Inconvenienti di Volo.
Mai giorno ci sembrò più adatto (06/06/06).
Egregio Direttore,
Ho letto con interesse ed attenzione lo speciale sui sistemi di soccorso (a tal proposito ho piacere di ringraziare Stefano Pucci per la pubblicità al nostro sito: www.parapendio.it).
Volevo fornire un piccolo contributo, raccontando due esperienze accadutemi personalmente durante l'organizzazione di corsi di Simulazione Inconvenienti di Volo.
Non dichiarerò date e nomi per non generare inutili polemiche, il mio unico interesse, in questa sede, è quello di informare i piloti e gli aspiranti allievi SIV.
Corso #1: arriviamo al Lago di Garda di giovedì, noleggiamo sul posto il potente gommone di una scuola locale ed il venerdì mattina iniziamo con i voli di addestramento; insieme a noi un'altra nota scuola italiana sta svolgendo un SIV.
Il gommone, loro, l'hanno portato da casa, ma visto che il primo giorno si fanno solo voli di ambientamento e piccole chiusure, il natante giace sgonfio, a terra, parcheggiato accanto alle automobili.
Pomeriggio, il vento rinforza, si sa, è l'ora dell'òra.
Alcuni allievi dell'altro SIV, usciti un po' troppo "dritti", si piantano contro vento e cominciano ad indietreggiare, verso Nord.
Risultato: due piloti a mollo, recuperati in "alto lago" dal nostro gommone che, fortunatamente per loro, era in acqua, con il motore acceso e "l'omino" ai comandi.
Corso #2: arriviamo al Lago di Garda di mercoledì, noleggiamo due gommoni, uno grosso e potente della Croce Rossa Italiana, con a bordo un rianimatore e due volontari ed uno piccolino, per ogni evenienza e per i lanci dell'emergenza (che richiedono un lungo tempo per il recupero).
Ancora una volta una nota struttura didattica italiana sta effettuando un corso SIV parallelo al nostro.
Non mi avvedo del fatto che non ci sono altre barche nei dintorni, oltre le nostre.
Me ne accorgo con assoluta chiarezza quando, i comandi sotto al sedere e la vela che parte indietro per un post stallo, sento la voce dell'istruttore del nostro SIV, che mi dice: "Interrompi! Interrompi! Pilota in emergenza! Sei senza barca d'appoggio!"
Certo che sono senza appoggio, la nostra barca della Croce Rossa sta correndo a recuperare un pilota dell'altro SIV che, in rotazione, l'emergenza felicemente abbracciata alla vela, sta andando a rompersi una costola in acqua.
Non c'è tempo per attivare il gommone più piccolo, che è agli ormeggi, il mio volo è rovinato, ma poteva anche andare peggio…
Fortunatamente per il pilota in acqua c'eravamo noi, con la nostra barca.
"Non si può volare appesi al buco del culo" dice sempre un istruttore romano… tanto meno si può organizzare un SIV "appesi al buco del culo"...
O contando sulle barche degli altri…
"Pentalogo", non esaustivo, per un SIV sicuro:
1) Assicurazione ed attestato di volo in corso di validità
2) Istruttore SIV con preparazione SPECIFICA
3) Giubbetto di salvataggio o, meglio, muta di neoprene (non troppo stretta)
4) Provare l'estrazione della pod dell'emergenza PRIMA di iniziare il SIV, appesi sul simulatore (spesso si ottengono risultati "sorprendenti")
5) Assicurarsi di avere una barca d'appoggio di potenza sufficiente (per "rincorrere" i piloti eventualmente "trascinati" dal vento non bastano cinque cavalli…), pronta in acqua, con il motore acceso, il conduttore ai comandi ed IN ESCLUSIVA PER IL VOSTRO SIV!!!
Il "code-sharing" forse va bene per gli aerei di linea, ma non per le barche di appoggio ai SIV che, notoriamente, mancano del dono dell'ubiquità.
Cieli blu.
Maurizio Savino
Maurizio,
sono stupito nell'apprendere le esperienze che hai raccontato.
Stupito perché raccontano di situazioni dove sono venute meno le basi essenziali delle norme di sicurezza per lo svolgimento di un SIV, che sottintendono non tanto alla qualità del corso, quanto alla sua stessa esistenza.
Mi spiego meglio. Se mancano alcuni presupposti fondamentali quali: uno specchio d'acqua adeguato, una assistenza in acqua (barca e personale) adeguata, un equipaggiamento (emergenza, giubbino, radio) adeguato, assicurazione ed attestato; se manca tutto questo un corso SIV non esiste.
Semplicemente non è buono o cattivo, non esiste, è un'altra cosa, qualcosa di inclassificabile.
Non solo, ma se manca qualcuno di questi elementi si mette semplicemente a rischio la vita di chi vi partecipa.
Faccio questa premessa appunto perché sono esterrefatto dalle esperienze che hai raccontato e voglio dire a tutti i lettori di non prendere neppure in considerazione l'ipotesi di partecipare ad un corso nel quale manchi uno solo di questi elementi.
Se questi elementi ci sono tutti, allora possiamo dire che un corso SIV c'è. Esiste. Da questo punto in avanti - e non prima - possiamo cominciare a parlare della "qualità" di un corso SIV.
La qualità è fatta dai contenuti, dalla durata, dalla capacità di chi tiene il corso, dalle premesse teoriche e pratiche, dai supporti didattici, dalla situazione ambientale, ecc…
Badate bene, non sono tutti allo stesso livello. Alcuni sono importanti più di altri ed è giusto dare a tutti il giusto peso.
Non voglio entrare in un merito troppo importante ed articolato, per il quale mi riservo di tornare in modo specifico e complessivo più avanti su uno dei numeri della rivista.
Voglio solo ricordare che è bene affidarsi a istruttori capaci e ben confermati.
Non fidatevi di chi non avete mai visto eseguire manovre specifiche da SIV. Per insegnare queste manovre si deve sapere bene ed in dettaglio quello che si sta facendo e si deve essere in grado di eseguirlo su tutte le vele che gli allievi utilizzeranno (sappiamo che le reazioni sono diverse e dunque che consigli mi potrà dare un istruttore che non conosce la reattività del mio mezzo?).
Oggi è troppo importante un corso SIV. Tutti dovrebbero parteciparvi, è un modo straordinario di aumentare il nostro grado di sicurezza nel volo, la consapevolezza dei limiti operativi del mezzo ed i limiti delle nostre capacità. Farlo fa crescere e progredire tutti.
Per queste ragioni è ancora più importante monitorare con attenzione quello che accade in questo ambito.
Dante Porta
Delta & Parapendio - maggio 2006
19/05/06
Come da accordo esclusivo con la rivista, sono online il sommario, l'editoriale e la copertina
del prossimo numero di Delta & Parapendio.
Questo è probabilmente il miglior
bottone da premere: "Delta & Para"
Rinviata "Vola coi Muli" 2006!!!
04/05/06
A causa delle avverse condizioni meteo previste la manifetazione è rinviata al mese di Giugno. Quanto prima sara' comunicata la nuova data ufficiale di: Vola coi Muli 2.
Per ulteriori informazioni, questo è probabilmente il miglior bottone da premere: www.vololiberocassino.it
Seconda Edizione di "Vola coi Muli" 2006!!!
30/04/06
Cassino (FR) Domenica 7 Maggio 2006
A conclusione della ben riuscita 1a Edizione di Vola coi Muli del 1° Maggio 2005 ci lasciammo con la promessa di ritrovarci tutti insieme l’anno dopo per un'altra splendida giornata di volo e di trekking in amicizia e allegria. Bene l’anno è passato e noi siamo qui pronti a mantenere la nostra promessa: dar vita a Vola coi Muli 2.
Vi ricordo brevemente lo spirito ed il tema sportivo dell’evento. L’idea alla base della manifestazione è quella di creare una occasione di incontro per gli appassionati di due discipline sportive che hanno in comune l’amore ed il rispetto della natura, escursionisti e parapendisti, nell’ambito appunto di una giornata che possiamo definire di sano e puro ecoturismo senza limiti di età.
Il tema sportivo prevede come fase iniziale il trasferimento dei partecipanti, tramite automezzi, dall’atterraggio ufficiale, luogo del ritrovo, al rifugio Le Casermette (1250). Successivamente inizierà la vera e propria “passeggiata-trekking” seguendo il sentiero CAI, immerso nel verde di una incontaminata pineta, per raggiungere la cima del M.te Cairo (1669) sede del decollo alto del sito di volo. Le sacche con l’attrezzatura di volo dei piloti saranno trasportate dai muli fino al decollo alto.
Il sentiero, chiaramente segnato e marcato con indicazioni di colore rosso, è classificato di tipo T (turistico) pertanto molto facile ed alla portata di tutti: appunto per ecoturisti di ogni età.
La particolare esposizione della vetta ci offrirà un punto di osservazione privilegiato per ammirare a Nord-Est le imponenti cime innevate degli appennini, a Sud-Est, se la giornata è limpida, gli inconfondibili profili del Vesuvio e dell’isola d’Ischia, mentre a Ovest è possibile ammirare la punta di Terracina con il suo Golfo.
Consigliamo di calzare un paio di normali scarpe da trekking e di mettere nello zainetto una giacca a vento oltre all’acqua e alla merenda.
Il decollo (esp. SW), anch’esso molto facile, è costituito da un prato erboso molto ampio, che consente l’apertura di circa trenta vele in simultanea, privo di qualsiasi ostacolo è l’ideale per gli allievi del corso base nonché per i piloti neobrevettati.
La quota di iscrizione è di 10.00 € per i piloti (incluso il trasporto vela con i muli sul decollo alto) e di 5.00 € per gli escursionisti. Tutti gli iscritti riceveranno una T-shirt della manifestazione ed avranno diritto al rinfresco in atterraggio (con fettuccine fatte in casa ed arrosticini abruzzesi).
Per esigenze organizzative i partecipanti dovranno confermare la loro adesione entro e non oltre il giorno 3 Maggio 2006.
Per il pernottamento ed il soggiorno dei partecipanti alla manifestazione sono disponibili alloggi con
tariffe convenzionate a partire da 18.00 €/notte a persona.
Per ulteriori informazioni, questo è probabilmente il miglior bottone da premere: www.vololiberocassino.it
Sicilia 2006, è primaaaaveeraaaaaa!
28/04/06
Il Deserto
26/04/06
Stiamo aspettando.
Di descrivervi il Volo, la Luna ed il Sole Nero della Libia, tra poco su Delta & Parapendio.
Intanto un pensiero, bello, sul Deserto.
Ed una foto.
Questo è probabilmente il miglior bottone da premere:
"Il Deserto"
UP DAY a Serrone, 22-23 aprile 2006
14/04/06
UP Colour Chooser
13/04/06
Il parapendio è uno sport individualista, per individualisti.
I piloti amano avere un'ala "unica" ed UP ha creato il "Colour Chooser", un utile strumento
che permette di "costruire" ed ordinare la propria vela, bordo d'attacco, bordo d'uscita, intradosso, estradosso, due righe più larghe e due
righe più strette, il tutto condito con sei colori UP style...
L'unico limite è la vostra fantasia... provate, giocate, create!
Questo è probabilmente il miglior
bottone da premere: "UP Colour Chooser"
Delta & Parapendio - aprile 2006
12/04/06
Come da accordo esclusivo con la rivista, sono online il sommario, l'editoriale e la copertina
del prossimo numero di Delta & Parapendio.
Ci scusiamo per la sospensione del servizio negli ultimi mesi, ma una nuova organizzazione con il grafico della rivista,
dovrebbe rendere possibile la continuità della pubblicazione di tutti gli "anticipi" di D&P.
Questo è probabilmente il miglior
bottone da premere: "Delta & Para"
Libia 2006, il Volo del Sole Nero, back home
06/04/06
Centinaia di chilometri di piste nel deserto del Sahara, un vulcano dimenticato in uno dei luoghi più remoti del globo ed
in cielo il più grande spettacolo della natura, l'Eclissi Totale di Sole.
In più sabbia, tanta sabbia, ed un mare di dune, tutte da volare.
Tra breve sarà pubblicato un reportage del viaggio sul mensile Delta & Parapendio con molti consigli
per visitare
questo affascinante paese, da poco aperto al turismo, e per volare.
Nel deserto del Sahara.
Le nostre vele invecchiano, REVISIONIAMOLE!!!
06/04/06
Giorni or sono mi telefona un pilota: "Mi chiamo Taldeitali, telefono dalla Toscana e sto cercando Franco d'Aguanno (un istruttore che non opera più in
Italia da molti anni...) perché mi serve un pezzo di ricambio per la mia vela, tu ha qualche notizia di lui?
Io non sento Franco da almeno cinque-sei anni, faccio due conti, inizio a percepire una vaga preoccupazione e gli dico: "Non so nulla
di Franco, ma magari posso aiutarti io se mi spieghi il problema." E lui: "Ho un Trekking Dynasty. Mi serve uno dei moschettoncini (maillon rapide n.d.r.)
perché si è rotto." (!)
Inciso: il Trekking Dynasty è un'ala del 1998, omologata AFNOR performance (qualcosa di simile al DHV 2, 2-3), non notissima
per la sua stabilità in volo e soggetta ad un Avviso di Sicurezza del DHV nel 2000 per un problema al fascio funicolare.
La sensazione di preoccupazione aumenta.
Gli dico: "Ma sai, più che inviarti il maillon di ricambio, io ti consiglierei una revisione completa dell'ala, visto che avrà almeno
cinque anni!"
E lui, con un'aria un pò fiera: "Se è per questo ne avrà almeno otto!" Ed io, rimestando nel torbido ma sperando
di salvare il
salvabile: "Immagino però che avrai volato poco in questo periodo..." E lui, sempre più fiero:
"Beh, le mie dieci ore al mese me le faccio, e non ho mai avuto un problema!"
La mia preoccupazione ammiccando mi
bussa sulla spalla... "Hai visto che avevo ragione?", mi dice soddisfatta.
Annaspo e conteggio... dieci ore al mese per dodici mesi l'anno, per otto anni fanno quasi mille ore di volo per tessuto e cordini di plastica, ogni libretto di istruzioni
raccomanda di revisionare la vela dopo cento ore di volo o dopo due anni di utilizzo...
Parto all'attacco: "Ti consiglio assolutamente
una revisione dell'ala presso un centro autorizzato, il tuo parapendio verrà analizzato in maniera approfondita, porosimetro, dinamometro
per la resistenza strutturale del tessuto, misurazione della lunghezza di tutti i cordini, test di rottura su tre cordini, analisi della
velatura con una luce speciale" e via, dettagli su dettagli mentre dall'altra parte sento gonfiarsi un silenzio carico di
significati...
"A me non è mai successo niente - dice - la vela è sempre andata benissimo."
So di aver perso la partita, ma ci provo
con un debolissimo: "Ma tutte le cose vanno bene finché non si rompono..." e lui con aria conclusiva:
"Vabbè, dammi 'sto telefono del centro revisioni...".
Inutile dire che Check Point, il centro revisioni, non ha mai ricevuto nessuna telefonata da un pilota di Trekking Dynasty...
Senza arrivare a questi limiti, c'è da dire che molti di noi considerano sempre nuova la vela che possiedono.
Certo, la trattiamo bene, la pieghiano con attenzione, non la esponiamo all'umidità, le facciamo prendere meno sole possibile
ma... let's face it pal, LE VELE INVECCHIANO COMUNQUE, ANCHE NELLA SACCA!!!
Revisionare un'ala in maniera completa, con tanto di certificato di garanzia, costa 120 euro, una cifra trascurabile
rispetto alla sicurezza di sapere che stiamo volando sotto un'ala in perfetto ordine...
Come dice Giorgio di Check Point: "La nostra missione è quella di educare i piloti ad una maggiore attenzione
sui materiali. Una periodica revisione dell'attrezzatura aumenta i margini di sicurezza durante la pratica del volo libero."
Qui di seguito i recapiti di Check Point: revisionate, gente, revisionate...
Maurizio Savino
Check Point:
Telefono: +39 031 656 054
Mobile: +39 338 734 053 7
FAX: +39 031 656 054
Sito web: "Check Point"
Libia, 29 marzo 2006: Il Volo del Sole Nero!
24/03/06
Il 29 marzo 2006 si verificherà una eclissi totale di Sole, visibile in diverse regioni dell'Africa e dell'Asia.
In Italia l'eclissi sarà visibile ma parziale, con una copertura del disco solare intorno al 60%.
La località dalla quale il fenomeno sarà visibile al suo massimo (4 minuti e 7 secondi), è in prossimità di un vulcano
posto al centro del Sahara Libico, il Vulcano delle Zanzare, Wav al Namus.
Vi racconteremo come è andata...
Riteniamo di fare cosa gradita anche a chi rimarrà a casa, riportando una serie di, crediamo,
utili informazioni per l'uso ed il non abuso dell'eclissi.
Che cos'è una eclisse
Quando la Luna si interpone tra un osservatore terrestre e il Sole il percorso della luce di quest'ultimo verso l'osservatore viene impedito del tutto o in parte, e si parla allora di eclisse di Sole.
Quando invece è la Terra ad interporsi tra il Sole e la Luna, viene impedito alla luce solare di illuminare il nostro satellite, e si parla allora di eclisse di Luna.
In entrambi i casi, l'eclisse può essere totale o parziale, a seconda che la visione del corpo eclissato sia totalmente o
parzialmente impedita.
Le eclissi di Sole
Concentriamoci sul caso più spettacolare di eclisse: l'eclisse di Sole. In queste occasioni, dunque, la Luna si viene a trovare
tra il Sole e la Terra, o, più precisamente, una parte della superficie terrestre entra nel cono d'ombra che sempre la Luna produce, dato che questa è illuminata dal Sole e proietta, dal lato opposto, un cono d'ombra che si muove nello spazio.
Il Sole e la Luna, com'è noto, hanno dimensioni molto diverse: il Sole ha un diametro di circa 1.392.000 km, mentre il
diametro della Luna è di circa 3476 km. Quindi il Sole è circa 400 volte più grande della Luna. Per una curiosa coincidenza,
però, il Sole è anche circa 400 volte più lontano della Luna, per cui, combinando i due fattori, l'angolo sotto il quale i
due astri sono visti dalla Terra risulta quasi uguale. Quando la Luna passa davanti al Sole, quindi, il suo disco si
sovrappone esattamente a quello del Sole.
Come ti vinco un C.R.I.C.
12/01/06
Una certa insistenza, c'è da dirlo...
"M'avete pubblicato l'articolo? Eh? Eh? Eh?
Eddai su e pubblicame 'st'articolo.
No aspè che te mando 'n'artra foto.
Ecco mo' sì, eddai e pubblicateme 'st'articolo...
Ahooo e che nun me lo volete pubblica'?!..."
L'altra cosa che va detta è che Ghiacciolo, con un anno e mezzo di esperienza di volo e con un Effect, vela supertranquilla,
ha stravinto il C.R.I.C. in categoria Standard e si è piazzato 19° su 62 piloti (che volano con vele di categoria DHV
ben superiore), in classifica assoluta.
Meditate gente, meditate....
Questo è probabilmente il miglior bottone da premere:
"Ghiacciolo"
UP Summit 3
16/12/05
Un balzo in avanti
Gestione della chiusura asimmetrica: una nuova tecnica
14/12/05
"Da quando esiste il parapendio è accompagnato dalla fama che si chiude in turbolenza.
Tantissimi incidenti sono successi perché le vele si sono chiuse e il pilota è stato sorpreso dal comportamento imprevisto
della vela collassata."
Molto è cambiato negli anni, le vele sono decisamente più stabili e le tecniche di pilotaggio si continuano ad affinare.
La tecnica descritta in questo articolo da Nesler dà un "quantum di sicurezza in più" alla nostra attività.
Questo è probabilmente il miglior bottone da premere:
"gestione della chiusura asimmetrica"
Greenpeace: assalto in paramotore!
14/12/05
Spettacolare azione dei militanti di Greenpeace che hanno preso "d'assalto" la portaerei francese Clemenceau, al
momento ormeggiata nella rada di Tolone.
Gli ecologisti vogliono così impedire lo smantellamento della nave in India
senza che prima sia stato smaltito l'amianto presente sull'imbarcazione.
Dalle Alpi alle Piramidi: l'uso improprio di "piuttosto che"
13/12/05
Vi proponiamo un interessante articolo comparso su www.accademiadellacrusca.it riguardante l'uso improprio di
"piuttosto che" nel senso di "o".
Proteggiamoci, prego.
"L’impiego ormai dilagante di piuttosto che nel senso di o, non è affatto sfuggito,
naturalmente, all’attenzione degli storici della lingua (per parte mia, tanto per fare un esempio, ne avevo già discusso
in un seminario del circolo linguistico della Facoltà di Lettere di Padova un paio di anni fa; e l’argomento è stato
da me riproposto, in seguito, nell’àmbito dei lavori del Centro linguistico per l’italiano contemporaneo [CLIC]). Si tratta
di una voga d’origine settentrionale, sbocciata in un linguaggio certo non popolare e probabilmente venato di snobismo.
Era fatale che tra i primi a intercettare golosamente l’infelice novità lessicale fossero i conduttori e i giornalisti
televisivi, che insieme ai pubblicitari costituiscono le categorie che da qualche decennio - stante l’estrema
pervasività e l’infinito potere di suggestione (non solo, si badi, sulle classi culturalmente più deboli) del "medium" per
antonomasia - governano l’evolversi dell’italiano di consumo.
Non c’è giorno che dall’audio della televisione non ci arrivino attestazioni del piuttosto che alla moda, spesso ammannito
in serie a raffica: «... piuttosto che ... piuttosto che ... piuttosto che ...», oppure «... piuttosto che ... o ... o ... »,
e via con le altre combinazioni possibili. Dalla ribalta televisiva il nuovo modulo ha fatto presto a scendere sulle pagine
dei giornali: ormai non c’è lettura di quotidiano o di rivista in cui non si abbia occasione d’incontrarlo. E purtroppo
la discutibile voga ha cominciato a infiltrarsi anche in usi e scritture a priori insospettabili (d’altra parte, se ha
prontamente contagiato gli studenti universitari, come pensare che i docenti, in particolare i meno anziani,
ne restino indenni?).
Gli esempi raccolti nel parlato e nello scritto sono ormai innumerevoli e le schede dei sempre più scoraggiati raccoglitori
(è il caso della sottoscritta) si ammucchiano inesorabilmente. Eppure non c’è bisogno di essere dei linguisti per rendersi
conto dell’inammissibilità nell’uso dell’italiano d’un piuttosto che in sostituzione della
disgiuntiva o. Intendiamoci:
se quest’ennesima novità lessicale è da respingere fermamente non è soltanto perché essa è in contrasto con la tradizione
grammaticale della nostra lingua e con la storia stessa del sintagma (a partire dalle premesse etimologiche);
la ragione più seria sta nel fatto che un piuttosto che abusivamente equiparato a o può creare ambiguità sostanziali
nella comunicazione, può insomma compromettere la funzione fondamentale del linguaggio. Mi limiterò qui a un paio
d’esempi
fra i tanti che potrei citare: dal settimanale L’Espresso, del 25.5.2001, incipit dell’articolo a p. 35 intit. Il cretino
locale (sulla fuga dei cervelli dal nostro Paese): «È stupefacente riscontrare quanti italiani trentenni e quarantenni
popolino le grandi università americane, piuttosto che gli istituti di ricerca e le industrie ad avanzata
tecnologia nella Silicon Valley»; naturalmente questo piuttosto che pretende di surrogare la semplice disgiuntiva, ma il
lettore non edotto è portato a chiedersi come mai i giovani studiosi italiani sbarcati negli Stati Uniti snobbino per
l’appunto i prestigiosi centri di ricerca della Silicon Valley. E ancora: «... di questo passo, saranno gli omosessuali
piuttosto che i poveri piuttosto che i neri piuttosto che gli zingari ad essere perseguitati»:
frase pronunciata dal noto (e benemerito) dott. Gino Strada nel corso del Tg3 del 22.1.2002; in questo caso, la prospettiva
d’una persecuzione concentrata protervamente sulla prima categoria avrà reso perplesso più di un ascoltatore ...
Immaginiamoci poi che cosa potrà accadere con l’insediarsi dell’anomalo piuttosto che anche nei vari linguaggi scientifici e
settoriali in genere, per i quali congruenza e univocità di lessico sono indispensabili.
Per quanto mi riguarda, non sono in grado di localizzare con sicurezza nello spazio e nel tempo l’insorgere della voga
in questione. Mi risulta soltanto, sulla base di una testimonianza sicura, che tra i giovani del ceto medio-alto torinese
il piuttosto che nel senso di o si registrava già nei primi anni Ottanta. È un fatto che
questa formula è generalmente ritenuta di provenienza settentrionale (il che già contribuisce, presso molti, a darle un’aura di
prestigio): «Un vezzo di origine lombarda, ma ormai molto diffuso, è quello di usare la parola "piuttosto" [...] nel senso di
"oppure"», osservava criticamente un paio d’anni fa, sulla rivista L’esperanto, anno 31, n° 3, 5 aprile 2000, il direttore
Umberto Broccatelli (scrivendo però "piuttosto" in luogo di "piuttosto che"). Il lancio vero e proprio del nuovo malvezzo
lessicale, avvenuto senza dubbio attraverso radiofonia e televisione (e inizialmente - è da presumere - ad opera di conduttori
settentrionali), sembra potersi datare dalla metà degli anni Novanta. Resta da capire la meccanica del processo che ha portato
un modulo dal senso perfettamente chiaro, e rimasto saldo per tanti secoli, come piuttosto che a virare -
all’interno di un certo uso dapprima circoscritto e verosimilmente snobistico - fino al significato della comune disgiuntiva.
Per azzardare una ricostruzione di quel processo proviamo a partire da una frase del genere: «Andremo a Vienna in treno
o in
aereo». In questo caso le due alternative semplicemente si bilanciano. Se variamo la frase rafforzando il semplice
o con l’aggiunta dell’avverbio piuttosto: «Andremo a Vienna in treno
o piuttosto in aereo», chi ci ascolta può cogliere una tendenziale inclinazione per la seconda delle due
soluzioni, quella dell’aereo. Sostituiamo a questo punto o piuttosto con
piuttosto che: «Andremo a Vienna in treno piuttosto che in aereo»; qui risalta abbastanza
nettamente - sempre attraverso la comparazione tra due opzioni - una preferenza per la prima rispetto alla seconda.
Dall’analisi delle varianti contestualizzate nelle tre frasi, mi sembra si delinei una possibile spiegazione del piuttosto che
semanticamente ‘deviato’ di cui ci stiamo occupando (e preoccupando): in sostanza, può essere il prodotto di una
locale, progressiva banalizzazione portata fino alle estreme conseguenze, cioè fino al totale azzeramento della
marca di preferenza che storicamente gli compete (e che nell’italiano corretto continuerà a competergli). Basterà avere un po’
di pazienza: anche la voga di quest’imbarazzante piuttosto che finirà prima o poi col tramontare, come
accade fatalmente con la suppellettile di riuso. Segnalo intanto la significativa "variatio" che mi è capitato di cogliere
al volo qualche giorno fa (precisamente, il 17 aprile 2002), nel corso di una trasmissione televisiva che si occupa di
alimenti e di buona cucina: un’esperta di gastronomia, chiamata a giudicare tra piatti a base di pesce allestiti in gara
da due cuochi, nel sottolineare quanto sia importante anche l’effetto estetico nella presentazione d’una vivanda ha
fatto osservare come nei molluschi dalle valve variopinte utilizzati in una delle portate ci fosse «più colore rispetto a
una triglia anziché a una sarda» (triglia e sarde essendo i pesci usati nella preparazione di altre
due portate). In effetti, una volta appiattito semanticamente piuttosto che fino all’accezione del latino
vel, non c’è ragione che non accada la stessa cosa ad anziché (e anche, di questo passo,
a invece che, invece di) [...]".
[Fonte:La crusca per Voi, n. 24, pp. 11-12, Ornella Castellani Pollidori]
Questo è probabilmente il miglior bottone da premere: "crusca"
Corso S.I.V. biaggiantonacci
ottobre duemilacinque
numero due, Maurizio Savino.
06/12/05
La seconda parte del reportage del S.I.V. di ottobre.
Moltissime foto.
Moltissime chiusure.
Ed un lancio di emergenza finito male...
"Un S.I.V con Michael Nesler… se ne parlava da più di un anno, fin da quando in Italia si discuteva e si scriveva molto a proposito della spirale stabile.
L'idea era di organizzare un "S.I.V. Light" basato fondamentalmente sul controllo della chiusura asimmetrica e sulla gestione dell'inviluppo di volo durante la spirale.
Lunghe telefonate con Michele, scambio di e-mail, confronto sulle nostre diverse impostazioni didattiche… alla fine si decide per un S.I.V. full size, Nesler style, cum grano savinis…"
Vi ricordiamo che in prossimità di Capodanno, esattamente nei giorni 28-29-30 dicembre 2005 organizzeremo un corso S.I.V. a Maratea,
1200 metri di splendido volo sul mare.
Michael Nesler sarà il nostro mèntore.
Questo è probabilmente il miglior bottone da premere: "biaggiantonacci"
Il calendario: sei nuovi mesi di Gioia
01/12/05
Buon dicembre.
Ecco per voi "a winter melody", sei mesi del più bel desktop-para-calendario online.
Il periodo appena messo online è: dicembre 2005 - maggio 2006.
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