Racconti di volo  e dintorni



E venne il siv e fu choc!
27 11 2006


[proprio sopra un certo atterraggio]



[accanto ad un certo atterraggio]


Scarica qui di seguito i clip del corso S.I.V-Acro:
1) DanMusGial - stallo

2) Ghiacciolo - sat
3) Igloo - sat
4) mm° - sat

E venne il siv e fu choc!
E che choc... improvviso e inaspettato come un fulmine a ciel sereno! Trovarsi a quasi 1000 metri sul mare con una vela accartocciata sopra la testa, sentir il contraccolpo come se qualcuno ti tirasse indietro per la collottola, sentirsi sballottata nella selletta, cader giù senza nessun sostegno, beh, ecco cos'è lo stallo e il conseguente choc!
Ma andiamo con ordine.
Non dovevo neanche partire per Maratea, poi improvvisamente si son materializzati 4 giorni di ferie e ne ho approfittato, non pensavo di far nessun corso, la mia idea era quella di partire, volare tranquillamente e stare in loro compagnia, per rilassarmi da un estate faticosa!
E invece, dopo una levataccia mattutina, qualche ora di macchina con la piacevole compagnia della svociata Pico, arrivo e mi ritrovo direttamente catapultata in decollo ad ascoltare il briefing di Nesler! ma come? non dovevo starmene tranquilla tranquilla? e poi loro fanno il corso acro, io a malapena svolazzo e pure poco durante l'anno! Eppure eccomi pronta a partire, pronta a fare il siv in modo abbastanza incosciente (nel senso di inconsapevole, non di irresponsabile!!).

Si inizia con 360° stretti, poi con dei wing over, giusto per saggiar l'aria, la vela, la selletta, il feeling con il posto, l'acqua e il siv; si continua con accenni di spirale, chiusure asimmetriche della vela con il comando in mano per arrivare infine allo Stallo, a, qualcuno scrisse, "Sua Maestà lo Stallo": petto in avanti, piedi sotto la selletta, giro di freni, tira i freni fino a sotto il sedere e schiaccia le mani ai lati dell'imbrago, tieni un attimo, poi rilascia piano facendo scorrere le mani lungo le bretelle senza far abbatter la vela e il gioco è fatto! Il gioco è fatto? Ma è bellissimo!!! La sensazione è forte e intensa, ma molto bella: ti senti mancare tutta, il cuore ti sale in gola, c'è un attimo di silenzio e stasi, poi il contraccolpo: il collo subisce quasi un colpo di frusta, le gambe schizzano su (e una volta anche le mani con i freni, risultato bel picchiatone con asimmetrica della vela e inizio di rotazione), per un attimo dici e pensi: ma chi me lo ha fatto fare, giuro non lo faccio più, ma poi ne esci e ti ritrovi che lo rifai diverse volte e ci prendi gusto tanto che vorresti fare solo quello nei voli successivi, fin quando Nesler storce la bocca con fare annoiato ("...stallo, nooo, lo stallo no...") e ti suggerisce di fare altre cose!
Ci si concentra quindi a fare spirali; spirale asimmetrica (ma come? ieri ho fatto la mia prima spirale e oggi mi fa fare quella asimmetrica, mahh! io ci provo...): entra, prendi velocità, esci, entra di nuovo, sposta il peso...; stallo di b: comandi in mano, afferra le b, tira giù simmetricamente lungo le bretelle, molla di scatto; ci si diverte a fare wing over sempre più tirati; asimmetriche con il comando bloccato: attacca il freno, prendi la bretella a il più alto possibile e tira un bel colpo secco, sposta il peso sul lato aperto, rilascia, colpetto sul lato chiuso, fin quando il tempo a tua disposizione finisce e il tempo meteo pure! (Caspita che acquazzone ho beccato sull'autostrada del ritorno!! Paurapaura...)
E torni a casa pensando e ripensando alle manovre fatte e alle sensazioni provate, le rivivi nella mente e nel cuore e anche nello stomaco.
Ti attacchi a veder foto e video che han fatto e girato per il siv, ripercorri tutto quello che hai fatto come ad uso sedativo della tua grande voglia di stare ancora lassù, in alto, sopra uno specchio infinito d'acqua, con una vela sopra di te o sotto di te o a lato di te, insomma, in qualche modo vicino a te, un veloce gommone pronto a seguirti, una radio con una voce forte e rassicurante dalla pronuncia simpatica, una spiaggia ciottolosa pronta ad accoglierti e i compagni di volo con cui confrontare le esperienze, le manovre fatte, le configurazioni tirate.

Che bello, che bello tutto...
Bello il fatto che Nesler dopo due voli ha capito i miei problemi di assetto della selletta e l'ha regolata! Ha accorciato la bretella tra la seduta e i moschettoni con un aggeggio da paracadutista e ora finalmente riesco a sentire la vela, a non aver il pettorale all'altezza dei denti, a spostar il peso, a muovermi con la vela. Decisamente meglio!
Bello che atterri dopo aver volato a sto modo, con l'adrenalina a mille, tutto il corpo che trema, accaldato dalla muta indossata (la prox volta giubbottino!!) e ti butti nelle acque calde e accoglienti del mare, quel mare che era pronto ad aspettarti e a perdonar gli errori nelle manovre (Giacomo ne sa qualcosa).
Bello stare insieme ai gemellini che ti trasmettono la vitalità che hanno e che trasportano anche nel volo, spesso volavo sopra di loro e vedevo dall'alto le loro acrobazie: hai visto la mia sat? com'era? com'era dall'alto? e io rispetto alla vela come stavo? hai visto l'uscita dal mio negativo? ero veloce? e la mia chiusura? (e potrei andar avanti all'infinito!!!); ma anche stare insieme a Mauri che si divertiva come un matto e quando volava e dopo aver fatto sat, spirali, elicottero, stalli, volo all'indietro, wing over tiratissimi con la vela acro di Michael urlava, e Nesler: "che c'è da urlare?"; e anche insieme a Dario che con la sua sclerosi ti dimostra quanto è forte la volontà e la determinazione dell'esser umano!
Bello veder in atterraggio e non solo, questi tre, anzi trè soggetti (mauri e i gemellini-ohilalàini) stare sempre insieme, a fare gli scemi, a correre per prender la colazione, a stirarsi con l'assetto della sat, a parlar del volo, delle manovre acrobatiche fatte e delle sensazioni che scoprivano esser comuni a tutti loro e tu stavi lì ad osservarli e sorridevi vedendo quanto sia piccola la differenza di anni quando si fanno cose che piacciono! l'età si azzera completamente! tutti e tre a raccontar le proprie gesta in modo un po' spaccone, sottolineando di esser stato più bravo degli altri, il più bravo! e a paragonare le manovre, a riviverle mille volte nei loro racconti, nei video e nelle foto...
Bello sentirsi dire da Michael che sono una delle 10 donne al mondo ad aver fatto lo Stallo! io, Gudrun, Silvia....e siamo a tre! allora, non son poi così tanto pippa nel volare!
Bello il posto, bella la gente, bello il mangiare anzi buono, insomma tutto BELLO, tutto uno CHOC! da cui non riesco ancora a riprendermi... aiuto, aiutatemi....siv…siv… sif…sigh…….

Testo di:
dannatomusogiallo
pilota V.D.S.

Foto di:
Gudrun Öchsl
Maurizio Savino
DanMusGial



[un omaggio allo sponsor su un certo atterraggio]



[ripiegando su un certo atterraggio]



[mareggiando accanto ad un certo atterraggio]



[aspettando...]



[aspettiamo ancora un pò...]



[facciamo due scatti controluce]



[due.]



[si è dissolto, si vola]



[notare l'allungamento del prototipo da competizione a sx rispetto ad un octane DHV2]



[si asciuga il paracadute...]



[...dopo un gavettone]



[arriveduar #1 mare]



[arriveduar #2 cielo]



[arriveduar #3 dannato]