Ci avete volato, o vorreste conoscerla



UP Makalù 2
prova in volo
Fly and Glide - luglio 2004





Per un periodo di circa 3 anni UP è riuscita a guadagnarsi tanti clienti soddisfatti con la "UP - Makalu"; il "Makalu 2", qui presentato, è il successore di questa vela di successo.

UP ha investito notevoli sforzi e know how per far apprezzare la nuova vela ad un gruppo di piloti sempre più grande.
Il team di sviluppo della UP, formato da Stephan Stiegler, Torsten Siegel e Georg Maler, è riuscito a portare nel corso di un solo anno il "Makalu 2" all'omologazione.
I test pilot e competitori Oliver Rossel (vincitore su UP Targa della Coppa del Mondo 2004), Peter Neuenschwander e Alex Hofer supportavano il team per raffinare e ottimizzare il comportamento in virata di questo nuovo 1/2.
Solo da poco tempo è arrivato alla UP il danese Mads Syndergaard che lavorerà nell'area marketing internazionale e nel settore vendite.

Differenze tecniche rispetto al predecessore: tasche Ram-Air sul lato inferiore della vela per eliminare le vibrazioni dell'ala, soprattutto nel volo accelerato; nuova configurazione dei freni che garantisce un bordo d'uscita ben ancorato per una manovrabilità equilibrata; linee di scarico trazione sulla fila "D" per una distribuzione ottimale del peso sulla vela.
Per quanto riguarda il profilo utilizzato, il "Makalu 2" si ispira a quello del "Summit 2", il disegno della vela con la tecnologia V-Tape aumenta la qualità della superficie e permette una riduzione della lunghezza totale dei cordini e quindi una minore resistenza aerodinamica.


Molto più vivace
Il comportamento in volo è piuttosto simile a quello del predecessore.
Il già riconosciuto buon comportamento durante il decollo distingue anche questa vela.
Durante il decollo "alla francese", il "Makalu 2" si lascia tenere sopra il pilota con i freni in maniera molto facile, anche per questo l'handling della vela merita una valutazione eccellente.
Entrando in un'ascendenza l'intermedio-base rimane abbastanza neutrale, la vela si inclina solo poco indietro.
Il "morso in termica" (l'hanno chiamato proprio così! n.d.r.) è buono, il "Makalu 2" è decisamente più vivace rispetto al suo predecessore.
In ascendenza si lascia girare con precisione e potenza, nonostante gli interventi in parte profondi rimane a lungo piatto.
Per virate strette il pilota dovrebbe lavorare con lo spostamento del peso unito all'uso deciso dei comandi.

La vela del "Makalu 2" assorbe molta turbolenza, solo un fruscio sul lato superiore dell'ala rivela poi l'agitazione dell'aria.
Il comportamento in condizioni estreme è un punto forte di questa vela; chiusure significative per la sicurezza sono state simulate solo con grande difficoltà, a causa della sua altissima stabilità generale.

Anche con chiusure con acceleratore affondato il nuovo 1-2 non si lancia quasi mai in avanti, gira lentamente e brevemente per poi riaprirsi subito.
L'entrata in spirale positiva avviene rapida, la vela si mette subito in configurazione.
Durante la manovra è richiesta una forte trazione del freno interno perché la vela si diriga tendenzialmente verso il basso producendo alti tassi di caduta (> 15 m/s), che sono facilmente raggiungibili.
E' consigliato che il pilota si avvicini progressivamente a questa manovra e, nel caso si eseguano spirali molto inclinate, si consiglia di pensare in anticipo all'uscita.

UP è riuscita ad ottimizzare perfettamente il comportamento di volo in termica del "Makalu 2".


Riassumendo Un buon comportamento durante il decollo e una straordinaria bonarietà in condizioni estreme rendono il Makalù 2 interessante per una grande gamma di piloti, rendendolo adatto anche per gli esordienti del volo, alle prime esperienze con voli di distanza e in termica, ma grazie all'alta agilità ed alle ottime prestazioni generali, Makalù 2 è sicuramente una buona scelta per piloti che apprezzino il volo rilassato con vaste riserve di sicurezza.




[la prova in volo è stata effettuata da Andi Pfister, SkyArt-/FLY AND GLIDE-Testteam]
[foto: archivio UP]