Ci avete volato, o vorreste conoscerla



Pro Design Effect
prova in volo






Gonfiaggio e decollo
L'Effect possiede un gonfiaggio che è perfettamente in linea con le ali destinate ad un pubblico di neofiti, come dire che sale sempre e (quasi) comunque.

E' perfino possibile, per i conoscitori della disciplina che si vogliono sbizzarrire, esibirsi nel decollo senza mai prendere in mano le bretelle: l'Effect non darà grattacapi.

In pochissimi passi si è in volo.


Volo lineare e gamma di velocità
Siamo certamente di fronte ad un'ala basica-intermedia di nuova generazione; un pilota esperto l'ha paragonata senza difficoltà in quanto a maneggevolezza e velocità al suo intermedio avanzato acquistato solo pochi anni fa.

L'Effect vanta una forma in pianta rassicurante ma al tempo stesso grintosa, impreziosita come è dalle intercentine a "V".

Alcuni accorgimenti costruttivi sono stati adottati dalla casa allo scopo di stabilizzare l'ala in turbolenza e di migliorare l'aspetto del profilo, in effetti pulito e privo di grinze.

Tra questi spicca una nastratura speciale posizionata lungo il profilo dell'ala e le celle tipo "Ram-Air" posizionate in corrispondenza del bordo di attacco della vela.

In volo, una nota positiva va subito alla gamma delle velocità disponibili.

Le nostre rilevazioni ci hanno consentito di fare registrare una velocità di stallo di soli 16 km/h a fronte di una massima di 36 km/h.

I nostri più affezionati lettori sanno quanto abbiamo da sempre insistito rispetto a quanto conti questo parametro rispetto alla sicurezza di un'ala.

In più, l'uso dell'acceleratore consente un guadagno di ben 12 km/h di velocità massima, facendo dell'Effect un'ala oltretutto molto veloce in rapporto alla categoria di appartenenza.

Ala sicura dunque, ma non per questo adatta solo agli "absolute beginners" del volo libero... infatti, lo stallo si raggiunge trazionando i comandi fino a circa il 75% della loro corsa, e i movimenti sugli assi sono immediati non appena si provveda alla trazionatura del comando.

Queste ultime sono caratteristiche che piaceranno ai piloti di livello "intermedio" ma che faranno optare per qualche volo assistito in più i neo-iscritti alla scuola di volo.


Virata
Le virate dell'Effect sono immediate alla trazionatura del comando, confermando la vocazione "da intermedio" dell'ala.

In quanto al comportamento, l'Effect non fa parte nè delle ali che affondano in virata nè di quelle dalla virata troppo piatta, ma vanta invece un buon comportamento di compromesso.

La modulabilità è buona, consentendo di cambiare il raggio della virata con pochi centimetri di trazionatura.

Buona anche la maneggevolezza, che ci conferma la pilotabilità generale del mezzo.

Infine, Effect gradisce il pilotaggio attivo, anche se è tranquillamente gestibile anche con uno stile più "classico".


Volo in termica e in dinamica
Abbiamo avuto l'onore di effettuare alcuni voli di ampio respiro con quest'ala, e bisogna dire che non tradisce le aspettative.

E' facile da gestire, divertente, e non lascia il pilota mai privo di quella sensazione di sicurezza che consente di dare il meglio delle proprie doti di "homo volans".

La termica si "sente" grazie alla trazione sulle bretelle e sui freni, cosicchè non sarà difficile individuarne il "core" e girare fino a base.

Certamente un mezzo nato per questo scopo, che non si lascia intimidire da vele con omologazioni diverse dalla sua.

In dinamica, le inclinazioni raggiungibili nei cambi di direzioni consentono di esibirsi quanto basta di fronte agli amici senza dovere rinunciare ad un buon tasso di caduta.


Turbolenza
Gli unici che potrebbero intimidirsi sono i neofiti assoluti, e oseremmo aggiungere che occorrerebbe anche qui una giornata di condizioni piuttosto severe per ottenere questo scopo.

In realtà, l'Effect usualmente ammortizza i movimenti aerologici quel tanto che basta per non spaventarsi, lasciando tuttavia all'ala la possibilità di destreggiarsi al meglio seguendo i comandi che vengono impartiti.

Come dire, l'Effect è un mezzo che non lascia da soli, ma che richiede comunque un pilota attivo per dare il meglio di sè, anche in condizioni di aria "movimentata".


Atterraggio
Con lo stallo così anticipato rispetto alla trazionatura dei comandi e la velocità minima bassa, non è difficile fare un figurone anche in quelle giornate in cui di vento non ce n'è e già svariati amici si sono prodotti in corse forsennate e "strisciate" a terra con le protezioni dorsali.

L'Effect fornisce una buona protezione da tutto questo.

Inutile dire che se il vento c'è si può perfino arrivare rallentando progressivamente fino a fermarsi...


Chiusura asimmetrica
Inutile dire che, non essendo per nulla soggetta alla chiusura, ci è toccato in sorte di poter solo simulare le chiusure con questa ala.

Peraltro, anche in questo caso, si è verificato che solo nelle chiusure di una certa entità (70% del bordo di attacco) abbiamo ottenuto una variazione minimamente significativa della direzione di volo.

In effetti, in questo caso, l'Effect sembra partire decisamente verso l'interno della chiusura ma solo per decelerare velocemente e riaprirsi in assoluta autonomia dopo avere compiuto una rotazione di circa 90°.

Se si decide di intervenire, scopriremo che l'ala rimane sempre pilotabile.


Wing over
I 90° rispetto alla linea dell'orizzonte sono raggiungibili in un paio di pendolate ben assestate.

Si riesce, nell'esecuzione di questa manovra, a sfruttare in maniera ottimale la sensibilità che l'Effect possiede sull'asse di rollio per ottenere pendolate pulite e accentuate quanto basta.

La tendenza alla chiusura ad inclinazioni elevate rimane nella norma, ma sempre a patto che il pilota impari a seguire il movimento dell'ala con lo spostamento del proprio peso nella selletta, essenziale quando si superano inclinazioni nell'ordine dei 60°.

Spirale
La buona maneggevolezza sugli assi consente un ingresso tranquillo in configurazione, ricordando di avere l'accortezza di spostare il peso del pilota verso l'interno nel caso di innesco da virata.

L'accelerazione è media, e abbiamo registrato un tasso di caduta di -14 m/s circa, mentre la velocità rimane modulabile da parte del pilota.

A questo tasso di caduta, si consiglia di uscire dalla manovra consentendo all'ala di smaltire un minimo di velocità periferica.

In questo caso non esiste neppure la necessità di particolari controlli, e l'Effect ripristinerà il volo lineare senza rischiare chiusure.


Stallo di "B"
Lo stallo di B si produce nel modo consueto attraverso la trazionatura, neppure troppo faticosa, delle bretelle interessate.

L'ala si ripiega nel modo consueto e smette di volare con una pendolata all'indietro.

La manovra eseguita su quest'ala richiede tuttavia attenzione, perchè una trazionatura eccessiva, o talvolta un semplice movimento aerologico, causano invariabilmente il posizionamento "a corolla" della calotta o comunque dei movimenti residui delle semiali.

Ne risulta globalmente una sensazione sgradevole anche se globalmente innocua e, aggiungiamo, peccato, perchè sul variometro non è difficile leggere buoni valori, intorno ai -9 m/s.

In uscita non abbiamo riscontrato problemi.

In ogni caso consigliamo l'esecuzione delle B solo in caso di effettiva necessità.


Orecchie
Elementare la trazionatura, vista l'esistenza di una sorta di sdoppio della bretellina appositamente congegnato.

Grazie alla trazionatura del cordino più esterno, otteniamo senza particolari difficoltà il ripiegamento di una porzione discreta di ala.

A questo punto, si scende a -3,4 m/s.

Al rilascio della bretellina, sorpresa!

Come le vele avanzate, l'Effect non fa cenno ad una riapertura spontanea della calotta.

Unica soluzione, la trazionatura da parte del pilota dei freni per ripristinare la condizione naturale di volo.

Poco male, ma il comportamento non è dei più adatti ad un'ala per piloti poco esperti.


Conclusioni e consigli di utilizzo
L'Effect è una ala ben riuscita, con tutte le carte in regola per prendere le distanze dal semplice concetto di "vele per neofiti" ed entrare invece con orgoglio nella gamma delle ali per piloti intermedi.

In effetti, può essere tranquillamente pilotata da piloti post-brevetto con l'accortezza di non trazionare i comandi oltre il 70% della corsa e di evitare la turbolenza fino a quando si conosca bene l'ala.

A questo punto, però, quali soddisfazioni!

Il controllo dell'ala è totale, con i comandi non troppo lunghi e una gamma di velocità che supera i 30 km/h a garanzia di una sicurezza totale.

Sicurezza che viene confermata dalla bontà della reazione alle chiusure e dalla trasmissione dei segnali aerologici attraverso le maniglie dei freni e la selletta.

Un mezzo, questo Effect, che può però certamente regalare soddisfazioni anche e forse diremmo soprattutto a piloti che volano da qualche anno; a questi l'Effect non chiede di fare compromessi in termini di prestazioni, ma solo di essere saggi nel considerare che DHV 1-2 oggi significa solo avere prodotto un buon intermedio.

La prova? cercate una termica e vedrete.

Unico piccolo neo, una certa delicatezza in uno stallo di B che può essere tranquillamente sostituito, nella perdita quota, da un'efficace vite e da orecchie che non è necessario mantenere trazionate per aumentare di un buon metro e mezzo al secondo il tasso di caduta.


Tutto omologazione
L'Effect è prodotto in quattro taglie, tutte omologate DHV 1-2. Alcuni si scandalizzeranno nel vedere i depliant pubblicitari che recitano DHV 1 come livello di omologazione; non è però proprio del tutto sbagliato, perchè il livello 1-2 nelle tre taglie è stato assegnato esclusivamente alla chiusura simmetrica con acceleratore.

Fa eccezione la taglia 38, che vede 1'1-2 anche nella chiusura asimmetrica, sempre con acceleratore.

Dunque nel normale range operativo di volo la vela coglie un'omologazione a tutti gli effetti in classe 1, come messo in evidenza dalle tabelle tecniche, che con un asterisco richiamano a piè pagna questa doverosa precisazione.


Appunti (di Dante Porta)
Non poteva mancare , nella gamma della prestigiosa Pro Design, una vela di nuova concezione e generazione come l'Effect.

Si tratta di un mezzo omologato DHV 1-2 solo con l'uso dell'acceleratore e che ha tutte le caratteristiche di un buon intermedio.

Avremmo potuto tranquillamente farlo rientare nelle vele presentate come DHV 1, solo una formalità ci ha impedito di farlo.

Tecnologia costruttive e prestazioni sono capaci di essere davvero all'avanguardia, quasi a stabilire un nuovo punto di partenza generazionale.


In... e out...
(+) Gamma di velocità
(+) Pilotabilità
(+) Tecnologia costruttiva

(-) Stallo di B
(-) Riapertura orecchie


EFFECT 32 34 36 38
superficie in piano (mq) 25,27 26,97 28,66 30,96
apertura alare in piano (m) 10,96 11,47 11,83 12,28
allungamento in piano 4,75 4,88 4,88 4,88
superficie proiettata (mq) 22,15 23,65 25,14 27,15
apertura alare proiett. (m) 8,77 9,27 9,56 9,93
allungamento proiett. 3,47 3,63 3,63 3,63
velocità max (km/h) 51 51 51 51
velocità di trimm (km/h) 37 37 37 37
velocità minima (km/h) 22 22 22 22
numero cassoni 38 40 40 42
peso totale in volo (kg) 65/80 75/95 90/110 105/130
omologazione DHV 1-2 DHV 1-2 DHV 1-2 DHV 1-2
prezzo (migliaia di L) 5.100 5.200 5.300 5.400
prezzo (Euro) 2633,93 2685,57 2737,22 2788,87