Gobba?.... Quale gobba?

 
Intervista esclusiva ad un addetto alla propaganda
(Ho la sensazione di aver lasciato qualcosa sul fuoco l'altra mattina)


Mi è stato esplicitamente chiesto di fare un quadro descrittivo di noi dediti alle attività di Volo Libero, esprimendo non le caratteristiche individuali di qualcuno , ma quelle più comuni o riconoscibili come tali.

Vi dico subito che non è affatto semplice perché si parla di una categoria dagli aspetti piuttosto complessi dove entrano in gioco le più svariate motivazioni.

Tendenzialmente, chi vola in delta o in parapendio, lo fa spinto dalla passione per il volo; perché ce l'abbia non lo so, però ce l'ha e questo è il primo punto certo.

Inoltre, ognuno di noi presenta sintomatologie analoghe ma questo non impedisce che ve ne siano anche di estremamente particolari e qui, in effetti, non ci può essere nulla di descrittivo.

Come se non bastasse, siamo convinti che tutto rimane infinito e che l'infinito è stato considerato vuoto e quindi tendiamo a non renderci proprio conto di come siamo; quest'ultimo, infatti, appare l'unico attenuante.

Ma come siamo?

Dunque, avete presente quando si va a giocare a bowling e con un tiro buttate giù tutti i birilli tranne uno?

Ecco, appunto, quel birillo non vuole andar giù, proprio non ne vuole sapere e, anche se dopo tanti tiri lo prendete, lui finge di avere gravi problemi di equilibrio, oscilla e si inclina pericolosamente, ma poi si rialza caparbio e sorridente.

E voi: "Ehi tu, birillo, perché non vai giù"?

Ma lui non risponde, è troppo dignitoso per farlo, ma, se lo facesse, direbbe che mentre voi perdete il vostro tempo a far rotolare rumorose e pesanti palle lui ha una posizione da mantenere.

Con questo non voglio dire che siamo tutti come birilli, ma certo siamo impenetrabili quanto loro.

Voi volete che mi esprima almeno con un aggettivo meno ermetico che possa rendere l'idea di come siamo e io ve ne do due: siamo simpatici deficienti, dove l'aggettivo "simpatici" ci viene attribuito unicamente per il fatto che facciamo ridere.

In effetti voi ora vi domanderete un bel po' corrucciati: "Sì vabbè, ma perché deficienti"?

E io "Come lo chiamate uno che ravvisa impenetrabilità in un birillo e che afferma di essergli sostanzialmente simile"?!

E voi "Questo è senz'altro vero, ma non spiega affatto come siete e chi siete".

E io "Sì certo, ma mi sono fatto prendere la mano e sono andato fuori tema".

Allora, facciamo un esempio più concreto.

Si decide di volare e si va a fare un corso per poterlo fare nel modo giusto e per non esporsi ai rischi del pioniere "fai da te".
Questo è un comportamento razionale e direi anche intelligente, mentre nel volo abbiamo a che fare con fattori irrazionali, innaturali, incomprensibili se si conoscono, ma il più delle volte sconosciuti: che c'è di intelligente in tutto questo?

Dunque ho ragione io quando spiego che, ad un certo punto della nostra vita, qualcosa nel nostro cervello irrompe e dilaga imbrattando tutto come un uovo marcio che si infrange sulla moquette: contaminazione garantita, è esattamente ciò che non esiterei a definire "l'effetto uovomarcio" ; o buttate via tutto o ve lo tenete così com'è.

Per la verità il cruccio più grande per chi vola è quello di non riuscire mai a spiegarsi come vorrebbe e di non essere mai capace di trasmettere a voi, terricoli deambulanti nella dimensione comune anche ai ratti, le sensazioni che si provano e quindi figuriamoci se vale la pena di spendere una sola parola per descrivervi la situazione.

Voi piantati coi piedi per terra, voi intellettuali senza fantasia e senza amore, voi che sapete tutto pur non praticando nulla e, infine, voi che avete sempre una risposta pronta per ogni domanda e siete convinti che per avere qualcosa sia sufficiente volerlo; voi, anime miserabili, categoriche affermazioni di aridità e del comune senso di noia, apostrofi senza lettera persi in un rigo privo di margine, voi, provvisorie espressioni molecolari di dubbia valenza e non pensiate neanche per un istante d'essere utili a qualcuno.

Lo so che vi piaccio, è per questo che mi hanno nominato addetto alla propaganda !

Al chi siamo e dove andiamo ci si arriva subito. Siamo gente che ha scelto di fare qualcosa di speciale che voi altri non fate così non ci potete disturbare mentre la facciamo e, una volta tanto, non ci state fra i coglioni.

Andiamo verso un futuro sicuramente ricco di sorprese e di avvenimenti sensazionali, quasi quanto il parto di una vacca, ma questo aspetto non ci preoccupa minimamente perché sappiamo che dovunque andremo, lì saremo e quindi si vedrà.




Alessandro Guerrini "Bronsch"
Pilota VDS