Gobba?.... Quale gobba?

 
Mi sono innamorata


[smr, gioia diciannove ottobre duemilatre]


Mi sono innamorata, forse l'ho già detto… sì l'ho già detto mentre mi stava succedendo ma una persona innamorata vuole parlare solo del suo amore, no?

E diventa banale, ripetitiva, noiosa….

Credo di averlo realizzato appieno il 21 di settembre.

Non è stata una sorpresa, in realtà, solo una presa di coscienza.

L'avevo visto per la prima volta anni fa, e già lo volevo, ma non credo troppo nei colpi di fulmine quindi avevo cercato di dimenticarlo.

Invano.

Qualche volta, lo sognavo.

Mi chiedevo, perché proprio lui?

Nel corso degli anni, di tanto in tanto l'ho rivisto, sempre da lontano, sempre su nel cielo, sempre con desiderio.

Però non osavo entrare in contatto con lui, forse un po' mi metteva in soggezione per la sua maestosità e la sua semplicità, per la verità di ciò che è.

Quando ho finalmente deciso di osare, quando mi sono avvicinata a lui, ho sentito di nuovo quell'emozione inconfondibile, così forte, quell'attrazione irresistibile, quel 'chissà se anche lui mi vorrà'. La sensazione di inevitabilità, di resa, già si affacciava. Ho iniziato a conoscerlo, e fin dall'inizio è stato perfetto, dolce tenero simpatico, con un gran carattere, deciso e fermo, senza incertezze, e poi è bello, è proprio bello; allora ha iniziato a prendermi per mano, con gentilezza.

All'inizio non sapevo come prenderlo, ero un po' indecisa, insicura, un po' orgogliosa anche: temevo di non essere corrisposta.

vevo paura di prendermi una sbandata di quelle serie serie.

Sapete, quella sensazione di stare sul punto di fare un salto nel buio, che cambierà le tue abitudini e la tua vita.

E poi c'è stato il 21 di settembre.

E' stata una giornata molto emozionante, soprattutto per me, ma credo anche per lui.

Ha iniziato a volermi bene, mi ha accompagnato e mi ha protetto.

Mi ha fatto vivere una esperienza unica, indimenticabile, una emozione mai provata con nessuno.

Ci siamo frequentati un altro po', abbiamo continuato a conoscerci, e poi c'è stata Gioia, verso metà ottobre: una giornata indimenticabile per noi.

Il tempo era stupendo, il posto infinito, bellissimo, ho intravisto l'inizio di un percorso condiviso e lì c'è stata la resa, ho capitolato definitivamente, e ho saputo, per certo, di essermi pazzamente e follemente innamorata.

Oggi, ahimè, sto nel pieno nella prima fase dell'innamoramento, quella dove l'emozione sale, sale, e ancora non si vedono i difetti dell'altro.

Ho molta voglia di conoscerlo meglio, ho tante cose da scoprire di lui che adesso posso solo immaginare, ci sono migliaia di cose che voglio sapere, e lui è tutto da scoprire ed è tanto sfaccettato che ci metterò anni.

Ci sono aspetti di sé che non svelerà mai, probabilmente, e che terranno vivi la curiosità e il mistero.

Così, penso sempre e solo a lui, gli dedicherei ogni minuto libero.

Ogni giornata passata insieme a lui è unica e irripetibile.

Chiedo informazioni a tutti quelli che lo conoscono meglio, a tutti quelli che, come me, ne sono innamorati.

Sì, il mio amore è condiviso, ma non sono gelosa, lui può amare tutti.

Leggo quello che posso su di lui - qualcuno ha scritto, sul mio amore - ascolto con attenzione quando ne parlano, i miei amici non ne possono più di sentirne parlare, ma io ho sempre voglia di parlarne.

Mi indispettisco quando, da parte di qualcun altro, sento indifferenza verso di lui, quando qualcuno gli trova dei difetti.

E' tipico, lo so! Ma io di difetti, per il momento, ovviamente non ne vedo, probabilmente ne ha -ma non li ho ancora scoperti.

Pare però che se lo fai incazzare può diventare molto stronzo, così dicono, può anche farti molto male.

Molti mi mettono in guardia, mi dicono di stare attenta che è stronzo e basta, ma non sanno quello che dicono.

Li invito a conoscerlo un po' meglio prima di parlare per sentito dire.

Semplicemente, probabilmente, ha bisogno di essere trattato bene.

E' onesto e leale, è sincero.

Ti può tradire solo se tu lo tradisci per primo.

Non è uno complicato, in realtà.

Se lo sai prendere, se lo tratti con attenzione e gentilezza, se impari a conoscerlo in profondità e non ti fermi alla superficie, se lo rispetti…allora ti riconcilia con il mondo, ti mette in contatto con l'infinito, ti perdona la tua piccolezza e ti tiene per mano.

Sì, sì: sono follemente e perdutamente innamorata di lui, questa malattia che mi ha invaso è, senza ombra di dubbio, amore.





Silviamariarita
Allieva Pilota VDS