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Parapendio
breve analisi farmacologia e psicologica
05 11 2003


Introduzione
Il parapendio è una sostanza che ha caratteristiche psico/fisioattive, cioè "che possono modificare la psicologia o l'attività fisica e mentale degli esseri umani" (definizione di droga dell'OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità).

In altre parole, come pensavano già millenni fa Ippocrate e Galeno, padri della medicina scientifica, se per droga si può intendere una sostanza che invece di essere "vinta" dal corpo o dalla mente è capace di "vincerli", provocando cambiamenti organici o psichici o di entrambi i tipi, allora il parapendio rientra sicuramente nella definizione di droga.

L'assunzione di parapendio è legale e regolamentata dalla legge.


Effetti sull'organismo
A piccole dosi - dove per piccole dosi intendiamo un volo con planata e/o veleggiamenti della durata inferiore ai 30/40 minuti - l'assunzione di parapendio provoca all'interno dell'organismo una secrezione abnorme di adrenalina, di serotonina e di endorfine - gli ormoni del piacere- provocando nel soggetto sensazioni di euforia, soddisfazione e finanche un acuto senso di felicità e di completezza.

La sensazione di euforia ed eccitamento è massima nella fase iniziale dell'assunzione (decollo) a causa dell'iniziale secrezione di adrenalina, e viene gradualmente sostituita da un'emozione più intensa, simile alla gioia e alla commozione, nel corso del volo (endorfine e serotonina).

Dopo l'atterraggio in alcuni soggetti torna la sensazione di euforia accompagnata in quasi tutti da una intensa soddisfazione, sempre a causa delle endorfine e della serotonina.

L'attività neurotica di collegamento tende ad aumentare durante l'assunzione, per poi diminuire gradualmente quando finisce l'effetto.

Alcuni studi (Altissimo & Fly, 1993, p. 680) hanno riscontrato in alcuni soggetti la permanenza di tali effetti svariate ore dopo l'atterraggio, nonostante l'avvenuta normalizzazione dell'attività ormonale.

A dosi elevate, si può verificare ipossia, con conseguente disidratazione, tachicardia, senso di euforia acuto accompagnato da disorientamento, vertigini, perdita della capacità di giudizio e talvolta una piacevole sensazione simile all'ubriachezza.

Al manifestarsi di tali sintomi, è consigliabile sospendere immediatamente l'assunzione della sostanza (Guido Teppa, 19..., p.122).

Talvolta si può verificare una intensa sensazione di freddo e di bagnato, che può arrivare in alcuni casi fino all'effettivo congelamento del soggetto.

Anche in questo caso, l'assunzione deve essere immediatamente sospesa, pena la morte.

E' comunque consigliabile, a dosi elevate, coprirsi adeguatamente e bere acqua.


Pericolosità e controindicazioni
L'assunzione di parapendio può rivelarsi molto pericolosa soprattutto in caso di abuso, come avviene per la maggior parte delle sostanze psicotrope.

Per abuso si intende il consumo eccessivo laddove questo non sarebbe consigliato, ad esempio in caso di condizioni fisiche inadeguate del soggetto o condizioni atmosferiche che suggeriscono di rimandare il consumo della sostanza.

Per quanto riguarda le condizioni atmosferiche avverse, l'assunzione in tali condizioni aumenta notevolmente il rischio di effetti pericolosi sull'organismo (vedi sopra: effetti sull'organismo, dosi elevate), aumentando notevolmente i rischi di ipossia e congelamento, e, in ultima istanza, può portare alla morte.

Vi sono poi particolari patologie in presenza delle quali l'assunzione può risultare molto pericolosa o addirittura letale. In particolare, è altamente sconsigliato il consumo a persone con patologie gravi e/o croniche dell'apparato visivo- nei non vedenti, l'interazione della sostanza con la patologia già presente può risultare fatale (Altissimo & Fly, 1993, p. 80).

E' altresì sconsigliata l'assunzione a individui con gravi patologie oro-faringee o all'apparato uditivo, perché il consumo della sostanza determina spesso, all'esterno, una variazione della pressione atmosferica che in tali soggetti potrebbe provocare complicazioni.

Oltre al pericolo di ipossia e disidratazione, ed i rischi collegati a patologie specifiche, elevati sono anche i rischi psicosomatici di dipendenza, assuefazione e tolleranza vedi in seguito tolleranza e assuefazione, dipendenza fisica e psichica, dipendenza indotta e transfert).

Infine, alcuni studi hanno rilevato una correlazione diretta tra l'abuso della sostanza e l'insorgere di AIDS (Aviation Induced Divorce Syndrom).


Tolleranza e assuefazione
L'assuefazione si verifica quando l'organismo si adatta alla presenza di sostanze e le consuma ripetutamente ad intervalli più o meno ravvicinati.

Nel caso del parapendio, di solito è molto elevata.

La tolleranza si verifica quando l'effetto di una sostanza diminuisce con l'uso continuo ed il consumatore è costretto ad aumentare la dose per avere lo stesso effetto ottenuto all'inizio.

Tende a scomparire dopo che si è interrotto l'uso della sostanza.

Alcune sostanze possono dare la cd. tolleranza inversa: si raggiunge lo stesso l'effetto desiderato anche con dosi più basse di quelle iniziali.

Nel caso del parapendio, vi è tolleranza esponenziale, che si verifica quando al crescere della frequenza dell'assunzione si accompagna la più che proporzionale necessità di mantenere la medesima a livelli sempre più elevati.


Dipendenza fisica e psichica.
E' sempre difficile distinguere quanta della dipendenza indotta da una sostanza sia fisica e quanta psicologica (dove per dipendenza fisica si intende lo stato che si instaura dopo la tolleranza e che corrisponde ad un adattamento biologico alla sostanza, e per dipendenza psicologica si intende (OMS) l'impulso psichico che induce la somministrazione periodica o cronica di una sostanza atta ad indurre una sensazione di benessere per procurare piacere e per alleviare malessere.

E' il fattore principale implicato nell'uso cronico di droga: infatti con trattamenti medici può essere guarita la dipendenza fisica, ma resta quella psichica che spinge di nuovo la persona verso la sostanza.

La dipendenza si manifesta concretamente in una serie di sintomi specifici dell'astinenza, che vengono definiti appunto "sindrome di astinenza" ,e che si presentano se viene interrotto il consumo della sostanza (oppiacei,alcool,barbiturici, tranquillanti, parapendio).

La maggior parte degli studi hanno trovato negli abituali consumatori di parapendio un'elevatissima dipendenza dalla sostanza, soprattutto psicologica ma che, nei soggetti più deboli, può provocare vere proprie crisi di astinenza solitamente collegate ad una dipendenza di tipo fisico.

Tali crisi si manifestano solitamente a due/tre giorni dall'assunzione, stante l'impossibilità di ripetere l'esperienza entro tale lasso di tempo, e sono acuite dal verificarsi di condizioni avverse all'assunzione stessa (maltempo).

In questo caso, il soggetto può avvertire stati più o meno acuti di nervosismo, irritabilità, insofferenza, tristezza, incapacità di concentrazione su altre attività, che svaniscono completamente solo al momento dell'assunzione della sostanza.

In alcuni soggetti sono stati riscontrati sintomi fisici quali tensione nervosa e mal di stomaco.

Per alleviare tali sintomi gli individui più deboli -nell'impossibilità teorica di assumere la sostanza, a causa di condizioni avverse- la assumono ugualmente (con conseguenti gravi rischi per la salute, vedi sopra: effetti sull'organismo, dosi elevate e anche pericolosità e controindicazioni) oppure cercano in modo compulsivo palliativi. Alcuni soggetti arrivano a consultare i maggiori siti metereologici svariate volte al giorno ed in modo nervoso, leggono e scrivono sulla sostanza, attivano meccanismi sociali di appartenenza al gruppo di persone che assumono la stessa sostanza.

Per alleviare i sintomi dell'astinenza, in effetti, alcuni studiosi consigliano il ricorso a tali attività alternative.

Nel caso del parapendio, inoltre, al contrario di molte altre sostanze psicotrope, vi è il cd 'effetto flashback' dove anche senza l'assunzione della sostanza (volo) il ricordo della medesima provoca nel soggetto la secrezione degli stessi ormoni coinvolti durante il volo, attenuando gli effetti di disagio dovuti all'astinenza.

Sarà capitato a tutti i soggetti più deboli di trarre notevole giovamento, in caso di impossibilità di assunzione, da un pomeriggio di semplici gonfiaggi a terra, nonostante tale palliativo non attivi gli stessi ormoni prodotti nel corso dell'assunzione.

Tale attività è quindi fortemente consigliata, come anche, in caso di temporali, la lettura di un buon manuale di volo libero, o, per i più esperti, dei tips for pilots (c.f.r. tips for pilots, www.parapendio.it).

Dipendenza indotta e transfert
La dipendenza psicologica esposta sopra è inoltre aggravata dal fatto che la regolamentazione dell'uso della sostanza è tale per cui in un primo momento il soggetto non è libero di decidere quando, dove e come assumere, ma deve obbligatoriamente dipendere da un'altra persona (solitamente, il maestro) con conseguenti effetti di tipo sociale sui quali non ci soffermeremo in questa sede.

Qui basti ricordare che tale situazione può aggravare il fenomeno di astinenza/dipendenza anche in caso di assenza della persona dalla quale dipende l'assunzione, con conseguente forte fenomeno iniziale di transfert psicologico su tale persona (Savin, 1990, p.302).

Tale effetto può svanire con il conseguimento dell'attestato, ed allora si verifica in alcuni soggetti un fenomeno di rifiuto della sostanza o la sensazione di impossibilità a staccarsi dal gruppo (cd dipendenza funzionale dal maestro e dal gruppo).

Per evitare di incorrere in tale situazione, si può assumere fin dall'inizio la sostanza in Paesi dove è totalmente libera (es. Francia).

L'effetto è altresì moltiplicato dalla notevole dipendenza da condizioni non controllabili dal soggetto, quali il tempo meteorologico.


Conclusioni
Per concludere, secondo i parametri comunemente accettati il parapendio è una droga a tutti gli effetti e in quanto tale comporta assuefazione, dipendenza, tolleranza che si traducono in uno stato psichico e talvolta fisico caratterizzato da una modificazione del comportamento e ad una pulsione ad assumere la sostanza in maniera periodica o continua, al fine di ritrovare gli effetti psichici e di evitare i disturbi causati dalla sua privazione.

Come tale, va assunta con moderazione e cautela e può avere effetti tanto più deleteri quanto più è labile lo stato di equilibrio psicofisico del soggetto che ne fa uso.



Silviamariarita
Allieva Pilota VDS