Gobba?.... Quale gobba?

 
Tipicità di settore

Rafting: (Nasce negli U.S.A.) "L'avventura va condivisa con i compagni e nelle rapide l'emozione è più forte delle rocce che si incontrano - chi non lo apprezza si iscriva ai tornei di briscola".

Farne parte tumultuosamente e non osservare dalla riva.

Come per ogni altra attività del genere esistono vari livelli di difficoltà nel praticarla.

Se consideriamo l'esperienza come la somma degli errori riconosciuti e se abbiamo l'onestà di riconoscere che qui l'errore determina l'incidente, dobbiamo concludere che solo chi ha avuto innumerevoli incidenti potrà avere l'esperienza adeguata per praticare l'attività in relativa sicurezza.

Per i meno convinti è possibile la scelta di corsi d'acqua che offrono una pacifica e serena passeggiata in gommone (ma non è più rafting).


Hydro Speed: (Nasce in Francia). "Sì, ogni tanto qualche osso, ma il contatto con la natura non ha eguali".

La prima motivazione che ci viene data da chi lo pratica è che in questo modo si possono visitare i corsi d'acqua cogliendo fascino e aspetti che dalla riva non sarebbero colti.

La filosofia è: farne parte integralmente e tumultuosamente.

E' un po' come se si volesse intuire cosa prova una particella d'acqua a scivolare veloce fra le rocce in picchiata.

Inimmaginabile se non lo si fa.


Bungee Jumping: (Nasce in Oceania ma viene importato per la prima volta in Francia da quei gran simpaticoni dei nostri cugini d'oltralpe).

In Australia gli indigeni utilizzavano questa pratica come rito di iniziazione.

"E' un gioco, ma il totale abbandono nella caduta misura l'estremo in ognuno di noi".

Cosa spinge un jumper a ripetere questa prova ogni volta che può?

Questa è un'attività capace di selezionare uno stile di vita poiché le sensazioni sono fortissime e di una intensità difficilmente immaginabile.


La subacquea: (Nasce agli inizi del secolo con l'apporto massiccio e determinato di praticanti francesi).

"Noi impavidi degli abissi (30 mt), i nostri occhi vedono cose dai nomi impronunciabili".

In realtà le origini della subacquea sono da attribuirsi a eventi sperimentali in U.S.A. e in Francia ma i francesi sono stati quelli che hanno pagato il maggior contributo in vite umane per determinare i moderni criteri dell'immersione sicura.

I limiti estremi sono configurati nei dati relativi alla permanenza sott'acqua e alla quota raggiunta, ma ultimamente se ne è aggiunto anche un terzo: quello ambientale.

Immergersi in uno specchio d'acqua infestato dai coccodrilli sarà emozionante e divertentissimo!


I deltaplanisti: (L'attività nasce in Francia) "E' più facile che una tangenziale passi per la cruna di un ago che un pilota di parapendio sia mai in grado di volare in delta".

Volo veleggiato allo stato puro.

Il deltaplano non ha riscosso enorme successo per le sue peculiari scomodità di trasporto e di impiego.

Certo è che chi lo pratica seriamente lo abbandona difficilmente.

Comunque, nel corso degli anni, qualcuno ha pensato di rendere il tutto più pesante, ingombrante e rumoroso, aggiungendo elica e motore - attributi inadeguati per un simile mezzo.


I parapendisti: (L'attività nasce in Francia). "Lascia stare che non fa per te, sono troppe le cose che dovresti sapere".

Questo ambiente è un po' come la Legione Straniera: raccoglie di tutto e ognuno ha o può far credere di avere un passato da dimenticare.

Volo veleggiato per mezzo di un ala che improvvisamente, in ragione di particolari eventi circostanziali, può non essere più un ala, quindi perfettamente inutile al sostentamento (stì francesi).

Loro l'hanno presentata come una caratteristica che permette di ripiegare il mezzo in una sacca e trasportarlo ovunque, quindi un beneficio e un vantaggio.

In realtà chi pratica parapendio sa bene che l'attività è più che sicura e che il limite con l'estremo è oltrepassabile solo da noi e dalle nostre scelte.

Anche qui qualcuno ha escogitato l'aggiunta di un motore e di un elica: il fatto che una cosa sia in commercio non significa che sia intelligente e affidabile.


I paracadutisti: (Questi nascono un po' ovunque, ma indovinate un po'….la nota variante del Base Jumping è opera dei francesi!).

"Ma che ne sai tu della vita".

Gente di larghe vedute.

Ora, la prima considerazione che viene da fare se si guarda la fonte divulgativa di tali attività è che bisogna tenere d'occhio i francesi, tenerli d'occhio ma non ascoltarli.

In genere sono proprio loro che riescono ad escogitare sempre nuovi modi per farsi male divertendosi.

La seconda considerazione è che ogni categoria si contrappone fortemente alle altre per i contenuti che si ritengono esclusivi e che fanno dei suoi adepti una setta di invasati.

Ma perché ogni volta che si impara a fare qualcosa di nuovo si cerca sempre di dare dimostrazione agli altri che sono degli inutili?

Colmare il senso di insoddisfazione sta anche nel convincersi che quello che abbiamo scelto di fare noi è la miglior cosa e così si è anche generalmente portati a minimizzare ogni altra scelta.

E' vero, non tutti sono così, ma la maggior parte degli adepti assume sembianze più vicine al fanatismo.

Sarà forse l'esigenza nascosta di una gara a determinare chi è il più temerario, il più determinato ed esclusivo?

E se così fosse, sono questi i nuovi parametri del valore personale?





Alessandro Guerrini [Bronschhh]
Pilota VDS