Gobba?.... Quale gobba?

 
Faremo del cielo il posto più bello della terra

Per volare ci vuole passione, non coraggio.

Lo diceva sempre mio padre, per le sue 26.000 ore di volo, che pure di coraggio ha dovuto usarne davvero molto nelle sue innumerevoli missioni di guerra con ogni mezzo, allora conosciuto, che potesse assicurare sostentamento a più di due metri da terra.

Erano anni in cui chi volava lo faceva per uccidere o essere ucciso e quando rientrava al campo sapeva di aver vinto un giorno di vita in più alla lotteria di quel mondo smarrito e impazzito.

Il coraggio è richiesto per altre cose.

hi si avvicina al volo è spinto dalla passione per il volo e questo rende tutto più intimo e naturale.

L'emozione c'è sempre e può essere altissima, ma la paura non c'entra e non deve esserci.

Facciamo amicizia con l'aria, impariamo a conoscerla e a farne parte, impariamo a capire che l'aria non offende e non fa del male a nessuno.

Lei stessa è amica del volo veleggiato e richiede tranquillità, calma e serenità.

La calma sopra ogni cosa.

Pensiamo per un istante al significato di "estremo".

E' semplicemente tutto ciò che si spinge oltre le soglie del consentito.

Il parapendio interagisce con l'elemento in cui si muove, non lo contrasta e non gli si oppone (tranne nei casi di trascinamento a terra in occasione di certi mancati decolli, lasciatevelo dire), quindi, non c'è nulla che possa indurci a stati di paura.

Ovviamente si sta parlando di gente che ha scelto di volare, non di gente che deve sforzarsi per farlo.

Tutti, a modo nostro, muoviamo le nostre vele in aria con l'intento impaziente di percorrerla e abitarla fin tanto che ce ne viene data la possibilità.

Sinceramente non vedo la benché minima dimostrazione di ardimento in questo e non devo certo mai fare ricorso a nessuna cosa che abbia a che fare col coraggio.

Se un giorno dovessi accorgermi di dover ricorrere al coraggio per staccare i piedi da terra, allora smetterei di volare e darei via tutta la mia attrezzatura; so che sarebbe la cosa più sensata da fare.

Se lo faccio è perché mi piace, a volte mi diverte moltissimo e perché penso che sia semplicemente bello, non certo per abbattere barriere o vincere sfide che, come già detto, non possono essere raccolte a causa della loro insensatezza.

Volete l'incontro con sentimenti al riparo da ogni male? Cercatelo nell'aria e quando l'avrete non vi sarà chiesto alcun coraggio, solo calma e tranquillità.

Se pensate che sia un nuovo modo di fare parapendio o una nuova filosofia di volo vi sbagliate, è sempre stato così.

Quando ci si prepara allo stacco e prima di sentire il fruscio della vela che sale ognuno di noi lo pensa o lo sente, anche in maniera inconsapevole, senza mai dirlo: "farò di questo cielo il posto più bello della terra"….e, puntualmente, ci riesce!


Alessabdro Guerrini [Bronschhh]
Pilota VDS