Gobba?.... Quale gobba?

 
Occhio alle condizioni

Q uando si parla di volo veleggiato si ha sempre a che fare con una serie di variabili dettate dalle condizioni meteo-ambientali.

E' per questo che ognuno, compatibilmente alle caratteristiche dei mezzi e a quelle proprie di pilota, sceglie il luogo e il momento più adatti per compiere il volo.

Ma quali sono i criteri per cui si decide di partire subito e non più tardi?

Ci si aiuta osservando ciò che accade intorno e valutando ogni particolare con grande attenzione.

Se la manica è disposta ad imbuto, perpendicolare al terreno, in atterraggio indica che puoi atterrare liberamente in qualsiasi verso, in decollo che puoi scegliere liberamente qualsiasi direzione andando via di lì, dopo aver raccolto e messo via tutta la tua roba.

Ma quando tira la brezza?

Come si fa a determinare le condizioni limite prima di decollare?

Guardiamo le fronde degli alberi: se non le vediamo più ed osserviamo che quel che resta della pianta tende a sollevarsi dal terreno, possiamo concludere, con buona certezza, che è meglio non volare.

E quando non ci sono alberi?

Se le pecore che girano in termica sono più di due, siamo in presenza del fenomeno di "termica da gregge" (">2" il simbolo che si noterà sui cartelli esposti in decollo) allorchè sarà bene non tentare neanche di stendere la vela perché vorrà dire che le condizioni saranno davvero troppo forti.

Se, però, volete proprio decollare in ogni caso, fate molta attenzione perché le pecore, disorientate e spaventatissime, girando per l'aria pervase da panico incontrollato, cercheranno di raggiungervi e di abbracciarvi forte per non mollarvi più e, sovente, il loro spavento si manifesta anche attraverso impetuose scariche dissenteriche.

Voi vi chiederete cosa potrà mai pensare una pecora che si trovasse a vorticare dentro una termica in aria fortemente instabile; io ho avuto modo di intervistare alcune di loro, ma mi è stato riferito che i politici sono tutti ladri e che l'erba non è più quella di una volta!

Poi c'è la meteorologia, utilissima per capire e conoscere, ma cosa?

Leggere le nubi è come leggere un'opera enciclopedica in fascicoli settimanali: non arrivi mai, quindi non capisci mai e, siccome nel frattempo ti mandano gli aggiornamenti di quello che hai già letto (l'evoluzione di ciò che hai già considerato), ricominci a leggere e a riconsiderare le stesse cose in chiave diversa e ti pigliasse una sciolta se ci capisci qualcosa.

Fai appello alle tue cognizioni didattiche e ricominci con ordine le tue osservazioni.

Il decollo è esposto a Ovest e i segnavento sono perfettamente dritti, in valle c'è un fumo che viaggia da Nord-Ovest a Sud-Est, poco più su, una cinquantina di metri sopra la tua testa, scorgi un uccello quasi fermo ad ali spiegate contro un vento di direzione Sud-Ovest Nord-Est e, ancora più in alto, strati che si muovono lentamente, ma da Sud verso Nord; ancora una volta la meteorologia ti aiuta a capire che non sai capire.

Ti volti verso i tuoi compagni e, sfoderando una naturale sicurezza che farebbe invidia ad un acrobata da circo, esclami: "Vabbè, andiamo a volare"!



Alessandro Guerrini [Bronschhh]
Pilota VDS