Gobba?.... Quale gobba?

 
Primo volo alto
23 03 2004


Ehhh....si ce l'ho proprio fatta!!!

Dopo due anni, e dopo ben 4 buche, sono riuscito a provare l'ebrezza del primo volo alto!!!

Credo che il tempo trascorso dall'inizio della mia attività in ambito parapendistico e l'effettuazione del primo volo alto, sia una rarità, se non addirittura un fatto unico!

Giornata molto calda per il periodo e con una visibilità offuscata dall'umidità presente nell'aria!

Il decollo all'italiana, peraltro non riuscito perfettamente (ho potuto fare un controllo velocissimo, ma ero confortato dall'assistenza attenta del ben noto cubista), non mi ha dato quella tranquillità che provo dopo un decollo alla francese, ma d'altronde non si poteva fare altrimenti!

Successivamente al decollo, dopo essermi ben posizionato nella selletta, ho puntato l'atterraggio in linea retta, cercando di planare in posizione neutra di volo, ma venivo leggermente scosso da movimenti dell'ala, da me difficilmente identificabili, tali da provocarmi delle leggere palpitazioni cardiache...(traduzione: cacarella a fischio).

In volo -ma anche in decollo ed atterraggio-, sono stato ovviamente pilotato dal "maestro", il quale mi ha fatto fare un paio di esercizietti molto carini e semplici; ho provato un misto di emozioni indescrivibili e le più preponderanti sono state la quiete, la gioia prodotta dallo splendore del panorama e la paura dovuta dall'essere un animale terrestre e quindi lo stare sospesi in aria ad un'altezza notevole il mio cervello lo ha percepito come un fatto anomalo.

Quest'ultima sensazione mi ha indotto a dei movimenti non molto ortodossi che mi sono piaciuti poco; andavo a cercare con le mani spesso le bretelle, all'altezza dei comandi, alle quali mi "appendevo" per trovare quella sicurezza che si prova avendo i piedi ben appoggiati a terra.

Sulla verticale della testata di pista d'atterraggio, ho iniziato a fare circuito (o meglio Mauri mi ha iniziato a far fare circuito) con virate a 180° che descrivevano un 8 intorno ai famosi piloni immaginari come riferimento...

bohhh ma 'ndo stavano 'sti piloni ancora lo devo da capì...!!!

In realtà, solo verso la fine del cosiddetto 8, precisamente nelle ultime tre inversioni di rotta ho capito esattamente i riferimenti, riuscendo comunque, per tutta la durata del circuito a mantenere sott'occhio la testata pista.

Le virate, effettuate come al mio solito non molto decisamente ed anche un po' "attaccato" alle bretelle, non hanno comportato problematiche di sorta all'atterraggio, avvenuto dolcemente esattamente dove volevo...(ehheheh... o meglio dove il S.M. voleva).

Beh.. tirando le somme una bella goduta!!!!

...E come ha detto The Cube: "Servitemene pure un'altra..." magari prima possibile!

Grazie a tutti..ed anche a me stesso!!!





gesù
Allievo Pilota VDS