Racconti di volo  e dintorni



Il mio primo volo altissimo...
01 06 2004



[ugo]


Dopo aver rischiato di volare senza parapendio, per il vento forte al castello Normanno, e aver poi sperato per una settimana di poter volare... sono riuscita a fare il mio primo volo altissimo in parapendio; avevo fatto già altri voli in biposto, ma non ero mai stata così in alto.

In quei giorni la mia unica consolazione erano stati i cannoli siciliani e le cene serali , ma anche se continuavo a mangiare mi sentivo dire che ero troppo leggera e che il vento era troppo forte per poter volare... ma poi... un bel pomeriggio... Adriano finalmente decide che forse era il momento di fare un biposto, anzi un triposto, visto che entrambe le bipostiste erano troppo leggere.

Ci organizziamo per sperimantare questa cosa in "tre", ma poi... niente da fare, si sa che le cose vengono meglio in due, e allora armati di zavorra partiamo.

Destinazione: arrivare in volo fino al monte Kumeta (a circa 6 Km di distanza), andata e magari anche ritorno.

Ovunque mi girassi a guardare c'era uno spettacolo indescrivibile, e la mia sete di vedere posti così belli mi impediva di sentire il freddo (vi assicuro che a 1200 m di altezza fa veramente freddo).

Adriano continuava a indicarmi paesini in lontananza e a dirmi cosa avremmo visto dopo quel monte e dopo l'altro ancora, ma io quasi non lo ascoltavo, ero troppo rapita dalle cose che vedevo, compreso il mitico cavalcavia, anzi, il mitico, inutile cavalcavia.

Dopo quasi un'ora di volo era arrivato il momento di atterrare, il nostro obiettivo era fare top e così, dopo un piccolo giro di vite, e una sensazione di farfalle nello stomaco, riusciamo ad atterrare esattamente lì da dove eravamo partiti; ero contentissima, non la smettevo di ringraziare il mio pilota e solo una volta atterrati, ho cominciato a sentire freddo.

Nei giorni successivi ci sono stati un sacco di bei momenti, compresa la festa finita a torte in faccia, ma nessuno di questi mi ha fatto provare le belle sensazioni che mi ha lasciato il mio primo volo altissimo.





Testo di:
Teresa [ugo]
passeggero V.D.S.