Racconti di volo  e dintorni



I sogni si realizzano?
A volte si.
01 06 2004



[autoritratto sulla nube]


I sogni si realizzano?…a volte si.

Torno dalla Sicilia con ancora l'emozione di aver effettuato il piu' bel volo della mia vita e di aver passato giornate di bagordi indimenticabili insieme ad amici impagabili.

Ottomaaggioduemilaquattro.

E' una data che non potro' mai dimenticare.

La giornata on the road era cominciata con la ricerca disperata di una bar-pasticceria che avesse di tutto di piu' per poter trascorrere le liete ore del mattino tra un centinaio di cannoli ed un cappuccino.

Poi su e giu' per monti e montoni alla ricerca del decollo perfetto tra scenari di una bellezza indescrivibile.

In Sicilia si trovano montagne trentine, colline toscane e mare sardo, dopo un po' non capisci più nulla e ti adatti.

Dopo una botta di vita stile Amaro Montenegro che ci aveva fatto sentire uniti come mai non c'eravamo prima, cambiamo decollo ed arriviamo la dove Adriano (Il Guru locale) diceva che era bbono.

Solito briefing per capire com'è la meteodinamica del posto, dove si puo' volare e dove invece è meglio non arrivare e poi…e poi via!

Uno dopo l'altro apriamo le vele e decolliamo a rubar la giornata.

Io e Diagonale veleggiamo un po' insieme lungo il pendio nel vano tentativo di effettuare un Cross. Poi Marco effettua un top e rimango solo per un po'…e piano, piano…comincio a salire…e salgo…e salgo…ammazza quanto salgo!

Sono abbastanza in Alto per godermi un panorama a 360 gradi e comincio a scattar foto qua e la ad imperituro ricordo.

Poi piano piano vedo che sotto di me comincia a condensare una nuvola, mi sposto sul margine in quanto l'idea di venirne inghiottito non mi piace.

E così senza volerlo comincio a far dinamica sulla nuvola.

Lo so che molti diranno è impossibile, non si può fare è una stupidaggine ecc. ecc.

N'me ne frega nulla!

Io l'ho fatto e c'ho pure le prove con tanto di fotografia che stampa la mia ombra sulla nuvola.

E' una sensazione incredibile quella di ritrovarsi a volare tra i cumuli.

Non si puo' descrivere, non ci sono parole, non le hanno ancora inventate.

E' il sogno di un bambino che si realizza.

Quello che invece si può descrivere è il "oh cazzo!" quando tutto intorno a te diventa bianco a cominciare dal terreno che diviene mano a mano evanescente quando meno te lo aspetti.

Allora non resta da fare altro che tirare giu' il comando e spiralare fino a che non si rivede la terra comparire dove la si era lasciata (+ o - qualche centinaio di metri più in basso).

Chi era sotto di me ha semplicemente tirato le orecchie e si è improvvisato un atterraggio, io ho solo accelerato l'operazione.

Alla fine a terra mi ritrovo con Strappichella ed Alessio a parlare della bella giornata appena trascorsa a rispondere ai "Ma dove cavolo eri finito?" e a farci le foto di rito. (dopotutto ce le siam meritate).

Novemaaggioduemilaquattro. Cefalù ci vai una volta e non te la scordi piu'!

Sveglia la mattina presto, dodici cannoli ed un bicchiere di latte e si è pronti ad affrontare la giornata.

Bella Cefalù.

Molto carina anche se un po' troppo densamente popolata per i miei gusti.

Atterraggio spiaggia…il mio preferito, così almeno posso scoattare con un pubblico plaudente.

Arrivati in decollo creiamo il decollo, nel senso che armati di falcetto e buona volontà riusciamo a ripristinare quello che ci dicono essere stato un decollo.

Subito parte uno degli indigeni del posto e "buca" come uno che non è del posto, poi parte Ruspa e fa la sua porca figura, come si addice ad uno che non è del posto.

Poi parte Diagonale e "buca" come uno che non è del posto.

Infine parto io e mi faccio un gran bel volo.

Ma la giornata è buona ed il vento è generoso e tutti uno dopo l'altro, piloti e polli decollano e si concedono tra le braccia di Eolo ad assaporare lievi zefiri primaverili.

In atterraggio la spiaggia è deserta ed in festa per noi, ci sono i granchi che fanno la 'ola e le cozze che si aprono.

Ma la giornata ancora non è finita…dov'era la pista di Go-Kart???

Ah ecco si li giusto un paio di svincoli a destra.

Ma sti' cosi ce le hanno le marce?

Ma c'è abbastanza benzina?

Ma come si guida sto' coso?

Quando sei in gruppo non c'è niente da fare l'adrenalina prende il sopravvento ed una strana sensazione di semmedevofammale almeno me faccio male in compagnia si impadronisce di me.

Partenza lenta ad osservare le lumache che mi sorpassano mostrandomi il dito poi accelero un po', ed ancora, ed ancora fino a che tutto il mio peso è sull'acceleratore.

Risorpasso le lumache…anzi le schiaccio così s'emparano!

Mi getto all'inseguimento di quella banda di pazzi rombanti che mi precedono e con tutti ingaggio lotte all'ultimo pistone.

Uno strano senso di competitività unito ad un achimesorpassajetajolegomme mi trasforma in KARTIVIK il terrore delle piste di Go-Kart.

Poi la corsa finisce…e tutti rientriamo alla nostra dolce e tranquilla abitazione di campagna ove ci attendono nell'ordine: barbecue di brontosauro, gara di torte in faccia, gavettoni di tutto (…cci vostra).

Bello, bello, bello Il prox anno ci torno.



Testo di:
G. [red cube]
pilota V.D.S.