Racconti di volo  e dintorni




Esame 13 aprile 2003
Piccoli polli crescono



Finalmente gli esami!

Strano a dirsi , gli esami non si vorrebbero mai affrontare, ma questo a distanza di un anno, chi più chi meno da quando ha cominciato l'attività di volo libero, non si vedeva l'ora di farlo.

La giornata di domenica 13 aprile, resterà sempre nella nostre memorie di piloti. ("piloti???" n.d.r.)

Cronaca:

Le previsioni meteo ci inducono, anzi "lo" inducono (mm°), a farci spostare la sessione di esame da sabato a domenica.

Quindi dopo aver passato il sabato in campetto a ripassare e correggere eventuali nostre pecche, ci sì dà appuntamenti vari ed indicazioni logistiche per il giorno successivo.

Orario fissato per le 08:45 di mattina presso il bar in piazza (conosciuto come il "baretto di Orazio") a Serrone (basso).

Facendo una levataccia mi alzo alle 08:25 e percorro tranquillamente i 3 km circa (da Serrone alto) (che mi separano dal luogo di ritrovo.

Alla spicciolata con manciate di minuti di anticipo o ritardo arrivano tutti ed alla fine siamo circa una trentina di personaggi (non ci possiamo arrogare il diritto di definirci persone) tra cui anche i ragazzi di Danilo venuti apposta dal lontano Abbruzzo-Molise.

Variegatura di colori e stati d'animo di noi tutti impossibile da descrivere.

La giornata è semplicemente eccezionale; un cielo azzurrro sti staglia dietro il monte Scalambra facendoci intravedere la possibilità di una giornata di volo tranquilla tranquilla, che poi è quello che tutti noi ed il maestro speravamo e volevamo.

Ci scrolliamo subito di dosso l'incombenza meramente economica che ci vede quasi metterci in processione verso la macchina del maestro con le nostre offerte in mano, tutto ciò mentre accanto a noi sfila una più "veritiera e mistica" processione, con tanto di prete e chirichetti in testa (alchè qualcuno ha anche l'idea di provare a chiedere una benedizione).

Finito la raccolta delle offerte ci dirigiamo tutti in atterraggio, organizzata veloce delle macchine e partenza alla volta del decollo basso.

Area di decollo indecorosa per una sessione di esame, ci possiamo consolare solamente con il fatto che non troviamo le famosissime e famigerate "margherite" delle vacche serronesi. Mattinata solare con pochissimo vento frontale; incredibile ma vero la cicognona ci fà da apri pista (lei che per farla partire la devi prendere quasi a calci); partenza all'italiana ed il suo VIBE si confonde con l'azzurro del cielo circostante, rotta decisa verso l'atterraggio e corsetta sul prato......tutto ok, se non fosse per il fatto che "porca miseria non ho fatto le orecchie".

Le partenze si sussuguono belle e tranquille.

Tocca anche a me e parto schivando e saltando infami buche volo rettilineo leggermente mosso, faccio l'esercizio "impostoci" dall'esaminatore ed atterro.

Ci complimentiamo tra di noi e con Danilo che ci faceva assistenza in atterraggio (a voce e non in radio).

Volgo la testa verso il monte e mi accorgo che stà iniziando a cumulare la condizione aumenta ed a conferma di questo Danilo viene avvisato per radio che in decollo il vento è aumentato.

Mentre siamo ancora in atterraggio e ci divertiamo a dare nuovi soprannomi (Andrea in "Impiccio" per una sua evidente e ritondande capacità a non partire senza, Giancarlo in "Capitombolo" per il suo atterraggio) vediamo una scena bruttissima che fà preoccupare anche Danilo: il ritorno al pendio di una vela in decollo.

Non contenti di aver sentito per radio che il "pilota" stà bene (nel caso specifico Carlotta) ci sbrighiamo a ripiegare e risaliamo per sincerarci meglio (alla fine comunque a parte il compressibilissimo spavento e qualche contusione, effettuerà un bel decollo suffragato dai nostri incitamenti).

L'esame continua tra abborti vari dei nostri che tentano in continuazione di smussare i sassi sporgenti con la vela (leggi Strappichella) e improbabili partenza di un gruppo di svizzeri che nel frattempo erano arrivati (significativa la risatta fatta da uno dei loro mentre un suo compagno in decollo sfiorava con la selletta un "macigno" ed il "Oddio, oddio!" di mm°, sulla loro incoscenza o mancanza assoluta di savietà mentale).

Partono comunque tutti quelli che devono sostenere la prova.

Ci rechiamo quindi nel luogo preposto per la prova scritta.

L'agitazione è evidente ed il contendersi la vicinanza di No Space diviene una costante dei dieci minuti prima dell'inizio, che viene però distrutta da mm° che estrapola fisicamente il suddetto dal capanno di uomini che lo aveva dapprima attorniato e succcessivamente sepolto.

La prova però viene affrontata tranquillamente (indegnamente e sfacciatamente) da tutti anche da chi per propria ammissione non sapeva nulla o quasi e che tra una risposta gridata, un mimata e qualcuna che riesce, grazie a intervento divino che porta un tenue raggio di luce nella buia landa desolata della sua testa, a fare da solo ci si ritrova sdraiati a prendere il sole in mezzo alla piazza sotto gli occhi allibiti ed anche un pò schifati dei curiosi che passavano.

Intanto sopra le nostre teste il cielo si era puntinato di grosse nuvole bianche che permettevano a valorosi e coscenziosi (quindi non gli svizzeri) piloti di raggiungere quote elevate e di farsi un epico volo.

La frenesia di riandare sopra è pari solamente alla nostra fame, ma dopo aver deciso di rimanere ancora a digiuno fino a sera, ci ri-dirigiamo verso il decollo.

Il tempo di arrivare sopra e la condizione è cambiata, cambi di decolli vari non permettono di trovare il vento giusto. Riusciamo comunque a partire (io,No Space e Pollo Privo).

Mi sbizzarrisco in un ignobile decollo ed un altrettanto ignobile atterraggio con circuito al contrario e virate a favor di vento (prima planata da brevettato ...e se il buon giorno si vede dal mattino...).

Andiamo comunque a consumare a cena il nostro pranzo e per i pochi fortunati che hanno deciso di restare si apre una sera epica e memorabile........di quelle da raccontare sempre ad ogni nostro successivo incontro per come si è svolta e per far rimpiangere a chi è andato via ciò che si è perso.

Alla fine comunque ci siamo ritrovati fuori dal locale (ancora il "baretto di Orazio") brilli se non ubriachi a ridere come idioti e con Damiano (decisamente ubriaco e non brillo) che si esibiva in un tuffo "de panza" nel fontanile.

E siamo brevettati...

Considerazione:

La formalità dell'esame ha fatto sì di farci divenire polli brevettati che ancora avranno tempi lunghi dal divenire piloti come più di qualcuno ieri arrogantemente si definiva.

Il limbo in cui ci troviamo adesso, sia da un punto di vista legislativo (per il fatto dell'assicurazione di cui abbiamo ampiamente discusso) che da un punto di vista emozionale e spirituale, credo sia estremamente pericoloso per il fatto di ritenersi capaci solamente perchè si ha il brevetto (non credo siano un caso la mia partenza ed atterraggio ignobili di ieri, con questo non voglio dire che "l'effetto brevetto" mi abbia già colpito in quanto, torno a dirlo, credo sia puramente una formalità) cerchiamo quindi fare quello che abbiamo cercato di dimenticare.........torniamo sulla terra.

Alanford
Pilota VDS




P.S. Chiedo a voi tutti scusa per questa mia profonda e seria considerazione.