Racconti di volo  e dintorni



Paestum
1/2 11 2002

P rimo novembre, si va a Paestum (decisione neanche troppo sofferta dopo il terremoto del Molise, sito originariamente scelto per il nostro ponte di volo).

Partenza ore 7.00: con gli occhi semichiusi, imbocchiamo la Roma-Napoli, un piccolo treno di vetture più o meno sbandanti, nelle prime luci dell'alba.

Mauri ci aspetta giù e noi come falene attirate dalla luce ci dirigiamo verso il sito di decollo.

Quasi arrivati... oh, nooooooo! Una fila di macchine interminabile blocca la piccola carovana sulla Napoli-Salerno, preavvertita da un "manichino sventolante bandiera" (assunto come "socialmente utile") al quale non si possono rivolgere improperi!!

Passata anche questa, si esce finalmente dall'autostrada e ci si avvia verso Paestum, anzi Capaccio, posto ignoto ai più.

Dopo diverse inversioni a "U" e indicazioni più o meno comprensibili fornite dai locali, si arriva finalmente al B&B "GianCesare" (nome dei due gatti, GIANNI e CESARE, che gestiscono la locanda).

Posto incredibile, un casale ristrutturato nel verde della collina campana, prato all'inglese, portico e piscina.

La squisitezza con cui veniamo accolti da Anna e Vincenzo è quasi di un altro pianeta.

Ci troviamo subito a nostro agio e dopo aver frettolosamente sistemato i bagagli nelle camere e dopo aver litigato per ore per capire chi dormiva con chi (Catastrofe docet), ci avviamo al sito di volo.

Passiamo prima in atterraggio (piccino a dire il vero) e vediamo lì vicino un grazioso laghetto: bellissimo posto, ma lo stuolo di polli comincia a mormorare subito, allarmato da una così vicina presenza di acqua!!

Ci rincuoriamo a vicenda, confidando nel buon funzionamento delle radio!

Il decollo è molto bello, il maestro si prodiga in consigli (l'atterraggio non si vede) e noi, un tantino rincuorati, aspettiamo il nostro turno per librarci nei cieli campani.

La giornata promette bene!! C'è condizione!!

I piloti esperti e locali sembrano godere, anzi godono già di tutto questo e noi polli a terra ci stiamo mangiando i gomiti.

Arriva il nostro turno e la Cicognona (incredibile!) ci fa da apripista!!

Dopo di lei un susseguirsi di decolli quasi "tecnici" assistiti da Aurelio Perillo (da Pordenone?).


[fiattuno]

Passaggino sul costone, identificazione dell'atterraggio e via giù, planatone di fine pomeriggio.

Senza grosse difficoltà e guidati da una voce gracchiante nel nostro supporto vitale (la radio), riprendiamo contatto col terreno.

Bilancio del volo: tutti i polli a casa senza danni (se escludiamo Carlotta, Nathalie e Fiattuno, tutti e tre "infrascati" in decollo a causa della completa assenza di vento...)


[carlotta infrascata]

Torniamo nel casale, la doccia fredda viene mitigata da una cena sopra le righe.


[mm, pepin]

Rimaniamo in veranda fino alle 3 a cazzarare: Alanford finisce in piscina insieme a Fracassa, Polloprivo invece sembra Octopussy, nel tentativo di non farsi strappare dal muretto dove si era attaccato per non finire anche lui in acqua.


[alan ford]


[polloprivo]

Octopussy, quello vero, lasciava lividi circolari a destra e a manca...

Ma la chicca della serata erano le scarpe di Fracassa: una sorta di scarpa di aladino, con tacco a spillo e carroarmato, finite inesorabilmente in piscina e condite poi con fette di bruschetta al pomodoro.


[diagonale + scarpe di fracassa]

Sabato mattina: col volto stravolto dalla notte precedente, si arriva alla spicciolata al tavolo della colazione.

Giornata splendida, piove in tutta Italia e quì un sole che spacca le pietre!

I più audaci si esibiscono a dorso nudo in una partitella di pallavolo sul prato, prontamente spenta dall'accensione degli annaffiatoi!!


[fracassa]


[diagonale, facciamogli il bagno...]

Ci asciughiamo e partiamo per volare.


[diagonale, nospace: che schifo....]

In decollo di fà a gara per aprire la vele.

Tutto perfetto, vento dritto, 7 nodi (ma chesso' i nodi?), partiamo!!

Oggi stanno sù pure i polli, primo volo veleggiato per tanta gente.

"Tut, tut, tut, Nonnapapera in decollo". Tutti volano per circa un'ora, veleggiando su questo costone bellissimo che termina vicino al Santuario della Madonna del Granato.

Voltaren invece, per festeggiare il suo primo veleggiamento, non scende mai più (ricordate la barzelletta del nonno?

Gli abbiamo dovuto sparare per farlo scendere!!

Dopo l'atterraggio la frenesia del volo assale alcuni polli: Nospace, Nonnapapera, Pannocchia, il Guardiano del Faro e Andrea, che risalgono per un secondo volo.

Alanford non viene, depresso dall'esito del volo di ieri: "Buca diciassette, drive troppo corto" e atterraggio dopo 5 minuti.

Il secondo decollo di Nonnapapera è feroce: un'italiana violenta che poco si addice alle sue dimensioni: tutto bene!

Scendiamo tutti con sorrisi che arrivano alle orecchie e guardandoci in faccia come complici di qualcosa di irripetibile.

Chiudiamo le sacche e ripartiamo felici per casa.




Maurizio "Nospace"
Allievo Pilota VDS