Racconti di volo  e dintorni



Deserto: un desiderio che diventa realtà
29 03 2007






[il sole nero: se non è totale, che eclissi è?]



[fatece largo che passamo nooooiiii]


Scarica qui il video del veleggiamento sulla duna: oasi



Deserto: un desiderio che diventa realtà!
Erano anni che volevo andarci! Ma che fatica...
Si va? Non si va? La Libia, Gheddafi, Calderoli e la sua maglietta (ma vaff…), le minacce, le vignette, il visto, gli amici preoccupati, la guida fantasma, l'eclissi totale, il parapendio, il deserto, il richiamo...
Proprio l'ultimo giorno decidiamo di andare (e per fortuna, perché altrimenti ora starei facendo harakiri per il rimorso!) e solo perchè avevamo già in mano il biglietto aereo!
Di tanti entusiasti e interessati parapendisti rimaniamo in tre: Mauri, Silvia e la sottoscritta!
Con lo zaino pieno dello stretto necessario per stare nel deserto e dell'attrezzatura minima per volare, partiamo con ancora tanti dubbi e incognite ma pieni di speranze (o speranza? eheheheh).

L'ingresso a Tripoli è confortante: Silvia e i suoi amici che vivono lì ci stanno aspettando nonostante la tarda ora, poi cena a base di ottimo couscous e subito a ninna 'ché il giorno dopo si parte per il deserto!
Lunga attesa all'aeroporto per il volo interno verso Sebha, ma l'entusiasmo, il mitico e compagno iPod (Fiorello-Mike: "allegriaaaa, la uno, la due o la trè!"), la spensieratezza della gioventù (?) e l'incoscienza dell'incognito ci fanno arrivare presto alle porte del deserto!

La mattina dopo si parte con due macchine: la nostra con a bordo 100 kg. di autista libico, Ibrahim, matto scocciato nella guida (guai a sorpassarlo!!) e sorprendentemente neo-superappassionato di parapendio, l'interprete italo-libico Jamil, noi tre sul sedile posteriore ed a fianco la macchina della cucina ("...dobbiamo aspettare la cugina..." ?!?!) che ci seguiva/precedeva e si occupava del nostro rifocillamento, ottimo direi! super shorba (zuppa libica) !!
Neanche il tempo di arrivare sulla sabbia che alla prima duna - dico la prima duna - in un'immensità di dune, fermiamo la macchina, saggiamo il vento, scarichiamo le vele, ci imbraghiamo e iniziamo a svolazzare sotto gli sguardi attoniti, incuriositi, divertiti dei nostri compagni libici. Che divertente poter volare scalzi, sulla sabbia del Sahara, in magliettina e con la bandana... e lasciarsi trascinare senza la paura di farsi male!
E così iniziamo la nostra avventura, il nostro divertimento, alla faccia di tutti quelli che ci consigliavano di non andare, di non portare il parapendio, di stare attenti, etc. etc.!
Dopo la prima sfuriata di voglia di volare riprendiamo il cammino tra le dune fin quando un oasi ci appare improvvisamente: il verde lussureggiante delle palme, il blu intenso dei laghetti e un pendio da paura ben esposto! Il tempo di mangiar un boccone e siamo di nuovo imbragati per il volo più bello (secondo Mauri e Silvia) degli ultimi tempi! Non riesco ad esser pienamente d'accordo con il loro entusiasmo visto che in pochi secondi mi son ritrovata qualche duna più indietro a stallare per poter scendere...(ma tanto son leggera e non riesco a farmi male!!!). Scherzo, hanno ragione: il paesaggio era spettacolare, dune di sabbia a perdita d'occhio, un mare di sabbia di colore così rosso che i nostri piedi ci apparivano blu (o verdi??!!)! Una meraviglia che i miei occhi facevano fatica a registrare appieno!
E la sera, tramonto sulle dune ancora più rosse, tende montate sotto le stelle (ma quante sono? fortuna che ogni tanto se ne vede qualcuna che cade!!), cena calda e la soddisfazione di poter esser là, di sentirsi come a casa, appagati da tutto, dal tutto...
Il giorno dopo si riparte alla volta del luogo da cui poter vedere l'eclissi! Due giorni di viaggio per raggiungerlo. Si diceva che il viaggio sarebbe stato noioso e faticoso, niente di tutto ciò, lungo sì, ma così variamente diverso (sabbia piatta all'infinito, rocce vulcaniche quasi marziane, rilievi sassosi (faffofi), jeep in lontananza nell'orizzonte desertico che non ti fanno sentire solo) che sembra un attimo e se anche ciò non fosse, tutto è dimenticato quando vi giungi! Waw al Namus! Un cratere di 11 km di diametro con al centro un vulcano che si erge tra dune di sabbia nera e laghi di un colore così bello che stenti a credere ai tuoi occhi, uno spettacolo mozzafiato, non puoi credere che possa esistere una simile meraviglia naturale! e ti emozioni davanti a tanta bellezza!
E arriva il giorno dell'eclissi... ci si alza presto, sonno agitato e breve ("...a Poma', sò 'ntantino preoccupato..."), si cerca di far passar il tempo e di rilassarsi giocando con le vele, facendo qualche foto (senza la pellicola agganciata) fin quando siamo pronti! Si decide il posto, le opziooooni erano due, anzi tre: il cratere (ma sarà nella fascia della totalità?), il deserto puro (da soli!?!) oppure Eclipse-City, il campo fisso nel punto di massima eclissi, strapieno di americani e un po' distante (ma quanta benzina abbiamo?). Alla fine prevale la scelta del cratere, ci posizioniamo in un punto sulla cresta, prepariamo tutto il necessario (occhiali autocostruiti con filtro "solar", binocolo, macchina fotografica, obiettivi, filtri) e aspettiamo...
Primo urlo (Mauri), è il Primo Contatto, si comincia! La Luna inizia a fare capolino sul Sole e gliene mangia uno spicchietto!
L'agitazione sale, la salivazione si azzera, Secondo Contatto, la luce diventa particolare, comincia a fare buio nonostante sia mezzogiorno. Un tramonto stranissimo con il sole alto, colori e sfumature mai viste, non rosse, ma verdi e blu... e poi... l'Anello di Diamante, manca solo un soffio a che il sole sia tutto nero!
Urlo continuo (mio), un ululato, LA TOTALITA'. E' BUIO!! Il Sole è scomparso, al suo posto un disco nero, un Sole Nero, si vedono le stelle... le eruzioni solari... la temperatura si abbassa... la pelle d'oca aumenta... c'è uno strano silenzio, molto ovattato, quasi inverosimile... non c'è nulla che si muova... i tre minuti e 40 passano velocemente, quasi senza ricordi.
Altro urlo (Silvia), Terzo Contatto, di nuovo l'Anello di Diamante e in un attimo il Sole riprende a splendere alto nel cielo, qualcuno ha acceso la luce in quel posto magico, i colori tornano ad essere, il respiro inizia a calmarsi, i battiti accelerati del cuore anche!
E ti butti a terra senza riuscir a parlare, confuso, inebetito, drogato, stravolto mentre la Luna piano piano restituisce al Sole la sua propria luce!

Ho dovuto allontanarmi da tutti per cercare di rientrare in me stessa, mi è servito parecchio tempo per ritrovare il mio corpo, le mie sensazioni, le emozioni provate!
E poi la vita riprende normalmente, anche se senti che hai assistito ad una cosa unica, ad un evento raro, irripetibile e ti senti diverso... e tutto il resto per un po' rimane senza senso!
Vaghi nel cratere (ma che fico che è!); scali il vulcano fino alla sommità, per poi scoprire un cratere al suo interno; costeggi i laghi che sembravano essere in discesa (mannaggia alle scorciatoie, le zanzare ci hanno mangiato!!); risali il pendio nero affondando nella sabbia e quasi correndo sperando di poter volare di nuovo e siglare la giornata ancora di più; aspetti che il vento cali (maddechè ahoooo); crolli sfinito dentro la tenda dormendo un sonno senza sogni: è tutto un sogno!

E ancora altri due giorni di strada per tornare alle amate dune, all'amato volo sulla sabbia. Altra oasi, altro laghetto, altro divertimento puro, altra "scoattaggine" pura davanti a esterrefatti astanti incuriositi dalle manovre leggiadre della tribù degli uomini volanti! Troppo divertente! Troppo una ficata!!
E l'ultima notte si fa tardi, si rimane vicino al fuoco, sotto uno spicchio di luna crescente, una miriade di lucine accese in cielo, ascoltando un po' di musica, chiacchierando, assaporando il deserto e la sabbia e già la nostalgia ci assale, la voglia di rimanere è forte, la sensazione di benessere è palpabile.
E poi il ritorno a Tripoli, volando non più sotto un'ala colorata e familiare, ma su di un'ala di un Fokker70, un residuato bellico da far accapponare la pelle. Ma anche questo è Libia! Anche questo son ricordi, emozioni incamerate negli occhi e nel cuore.
E per finire visita a Leptis Magna, una delle più straordinarie e meglio conservate città romane del Mediterraneo (Lonely Planet dicit e con ragione!), per tornare infine a casa, con solo una bottiglia di sabbia rossa e di sabbia nera, francobolli dell'evento e la sensazione di aver vissuto un pezzo di storia.

Alla fine è andato tutto bene, anzi più che bene! Nessuna minaccia, nessuna paura, nessuna ostilità, solo tanti sorrisi, tanta gentilezza, tanta curiosità per il parapendio, tanta ospitalità!
Un viaggio indimenticabile, sia per il deserto che per l'eclissi!
Voglio sia tornar nel deserto che veder un'altra eclissi!!!!

"Ma questa è un'altra storia…"



Testo di:
danmusgial
pilota V.D.S.

Foto di:
danmusgial
smr
mm°




[bisogna nascondere le vele, rimpiccioliamole]



[si preparano le razioni d'emergenza, i sacchetti parasabbia e le salviettine infinitamente dolci...]



[...gli occhiali modificati con filtro solare...]



[...qualche agile volumetto da leggere sotto le stelle del deserto...]



[...un filtro anti UV da saldatore e le splendide, impagabili diapositive]



[si lascia tripoli, verso sud]



[incontri]



[siamo vicini alla sabbia, si sgonfiano le gomme]



[la porta del deserto]



[nel deserto, risalendo la duna]



[si preparano le attrezzature sulla sabbia impalpabile]



[woody valley transalp con zaino incorporato, una ottima scelta]



[agganci di tipo soft link, per evitare di portare i moschettoni]



[siamo pronti?]



[in voloooooo!]



[resistere alla prima duna? impossibile!]



[sotto gli occhi sorpresi delle nostre guide]



[gioia nel sahara]



[decollo #2...]



[...sull'oasi]



[form and function]



[kw]



[si stacca...]



[...e si risale...]



[...ancora pronti...]



[...lavora il vento]



[incrocio]



[...il vento lavora, dicevamo...]



[...a volte troppo...]



[...molto troppo...]



[...moltissimo troppissimo...]



[...ohilalà!...]



[..."ok, scatta adesso"...]



[...ma come siamo eleganti...]



[...quando c'è la classe...]



[...tanto prima non c'ha visto nessuno, no?...]



[le bretelle del geo, piccole, leggere e leggermente preoccupanti]



[colore nell'oasi]



[ancora colore]



[il vento si calma]



[volete provare? ...tra il dire ed il fare c'è di mezzo mezzo secondo...]



[facciamo l'ultimo?]



[ultimo #uno]



[ultimo #due]



[ultimo #trè]



[sole basso ed ombre lunghe]



[wave]



[ci avviamo all'hotel]



[eccoci nella hall]



[room service]



[la sala ristorante]



[la vista dalla terrazza della suite]



[il maitre prepara il percorso per il giorno seguente, bonne nuit]



[petit déjeuner sur la terrace]



[la nostra guida ci prepara per il lungo trasferimeno nel deserto]



[tappa di trasferimento: la nostra storia per le prossime sette ore]



[incontri sulla pista #1]



[incontri sulla pista #2]



[incontri sulla pista #3.0]



[incontri sulla pista #3.1]



[incontri sulla pista #3.2]



[incontri sulla pista #3.3]



[incontri sulla pista #3.4]



[incontri sulla pista #3.5]



[per difendersi dal caldo e dalla sabbia]



[impronte]



[danmusgial]



[pausapipì: 'ndo vado?]



[una mentina già succhiata in premio a chi indovina cosa c'è scritto...]



[la strada è lunga, la sabbia si insinua dovunque, proteggiamo la musica.]



[la strada è lunga, condiamo il silenzio...]



[come si dice: non vola una mosca]



[bisogna ripartire, mancano ancora molte ore per raggiungere waw al namus]



[qualche problema meccanico in un paesaggio che comincia a cambiare: il vulcano è vicino]



[ci siamo, eccoci in cima al cratere]



[un lago? in un cratere vulcanico al centro del sahara?]



[c'è proprio un lago, ed anche un elicottero]



[è il tramonto, domani sarà il grande giorno...]



[29 marzo 2006, l'alba del giorno dell'eclissi]



[per un'area di molti chilometri intorno al cratere la sabbia è coperta da nera cenere vulcanica]



[le attrezzature sono pronte, oggi si vola.]



[le attrezzature sono pronte, oggi si scatta.]



[siamo tutti pronti, insomma...]



[esposimetro da eclissi]



[aho, macchessevede qua dentro?]



[si vede questo: il primo contatto, la luna comincia a mangiare il sole]



[un attimo prima dell'eclissi totale: l'anello di diamante]



[eclissi totale: il sole nero!]



[sono passati quattro minuti, l'anello di diamante annuncia la fine dell'eclissi]



[dopo una notte di sonno si riparte verso il primo centro abitato, distante molte ore di pista]



[ci arriviamo quando il sole è già basso]



[graffiti al silicio]



[sebha, dove l'uomo convive con il deserto che avanza]



[due spesucce: detersivo "ono", corn flakes "fastrunner", ed i biscotti "rotonde". ricordano qualcosa, no?]



[per continuare sul genere, radio "panasound", "panasoanic" e "mario"]



[ultimo giorno nel sud, altra sabbia, altre dune]



[con tanto di cirri su un perfetto cielo blu, per farci scattare foto ancora belle...]



[ancora una volta una palestra di vento]



[autoritratto]



[dinamica di sabbia]



[mercato "open air"]



[swisssssssh!]



[tripoli,leptis magna]



[libia: dal mare di sabbia al mare d'acqua]



[arriveduar #1]



[arriveduar #2]



[arriveduar #3]