Racconti di volo  e dintorni



Anche io ho tre buchi.
Che ho volato.
12 01 2005


[invidioso]

Volerò, volerò …

Bè sembra proprio che io abbia volato (o che ho volato !?! boh !!!)

Ho volato, ho staccato, ho superato la barriera del decollo (e mi perdoni Passato Remoto per l'uso eccessivo di passati prossimi).
Ebbene sì, dopo la consapevolezza dell'inesistenza della preistoria, ecco un'altra certezza arridere la mia vita: posso volare!
"Se ci riesce Filippone, è proprio vero che questo sport lo possono fare tutti" dice Freccia il saggio, ma niente è sembrato così sicuro a chi mi ha visto in fase di decollo.
La frase prima di decollare. Filippone, terrorizzata con salivazione a zero tipo lingua felpata, guarda Cicogna, che con i suoi occhiali neri è ferma e sicura sulla pista di decollo, "Ma se mi viene un infarto e cado in stato d'incoscienza, che succede?".
Cico: "Tu alza al massimo il volume della radio".
La frase sembra rassicurante, ma a ripensarci è senza senso, in ogni modo funziona.
Poi Cico, di fronte a me, fa l'annuncio più terrificante della mia vita: "Signoremaestro, Filippone pronta al decollo".
Un boato giunge dal fondo del campetto. Grazie ragazzi! Il sentirvi con me rende il momento ancora più epico.
Dopo qualche interminabile secondo, Gran Mogol (il SignoreGrandeMaestro) risponde.
Dentro di me incomincio a rivedere tutta la mia vita come un film (certo a ripensarci, non è successo niente nella mia vita che possa essere interessante al punto di volerne fare un film; ma è una bella frase e in questo punto del racconto ci sta bene).
Cico incomincia a mimare tutta la fase del decollo: "Dai, Dai!!! Ce la puoi fare!!!
Ok, vado, corro …
Tutto avviene in pochi secondi, sono in aria e subito tento di suicidarmi, abbassando i freni per entrare nella selletta. La voce del Gran Mogol suona pacata attraverso la radio, "Evita di abbassare i freni fino alle ginocchia, se vuoi rimanere viva!!!". E lo immagino mentre scuote la testa e per un attimo nasconde il viso fra le mani. Espressione tipica da Gran Mogol.
Poi la scoperta.
Vengo portata verso l'alto, salire è un'emozione unica e mi ritrovo completamente rilassata. Questa sensazione è una sorpresa.
L'aria è dolce e tersa, mi avvolge e mi culla dolcemente.
Per un istante mi sembra di far parte di un tutto. Ma un tutto cosa? Semplicemente tutta la mia vita.
Un piccolo stacco da terra trasforma incontri, occasioni, parole, pensieri in tante possibilità, possibilità di felicità. Felici di correre su un prato, mentre una vela verde cade alle mie spalle, felice di abbracci e sorrisi di chi ti ha seguito, incoraggiato e preso in giro.
Felice di arrivare, stanca e di corsa, il giorno dopo in un luogo in cui il mare incontra la montagna, disegnandone i profili, e qui infine decollare col cuore in gola e lo sguardo verso l'orizzonte aperto.
Sulla lunga striscia di sabbia dell'atterraggio, un gruppetto animato di piloti e polli grida, si sbraccia, ride e saluta, mentre volo velocemente sopra le loro teste, per poi atterrare ovviamente felice.




[keppalle apre le danze]


[bipo_blu_grigio]


[bruno, problemi con il pettorale...]


[collisiò, problemi.]


[cico...]


[...sun is shining...]


[sojola, primo volo]


[sono un pò stanco...]


[...mi sà che mi riposo un attimo...]


[voltzaren, in ritardo...]


[...quasi di notte]


[vincenzo_arriveduar]




Testo di:
filippone
allieva pilota V.D.S.

Foto di:
picchiatello
santissimi
allievi piloti V.D.S.