Volerò

Racconti di volo e dintorni

Volerò
18 11 2004

[nebbiolina]

Volerò, bé si, come nei sogni dei bambini, dove il cielo è popolato di creature fantastiche, in volo con loro verso paesi lontani. I sogni dei bambini, i miei sogni …

Mi sveglio, non sto certo volando, ma ricordo bene sopra di me una vela fluttuante, rosa come zucchero filato, gonfia di una forma a me sconosciuta.

E' lì, sopra di me, e penso: "Sembra dominarmi"; "No", dico a me stessa, "Non si cura di me, vuole solo volare".

La osservo, piuttosto la scruto, ed è evidente che l'incosapevolezza reciproca sia imbarazzante e terribilmente faticosa.

Ma all'improvviso, in un istante, è come lasciarsi andare, il corpo si rilassa, la schiena si inarca, la testa è indietro, guarda in alto, cercando al di sopra di me, al di sopra di una tensione forte che mi spinge, tira, trascina con sé pensieri, dubbi, emozioni, e che infine scoppia in una forte risata.

Sola con il mio "zucchero filato", la testa ormai infilata nella sabbia, guardo il mare così vicino. All'orizzonte i confini si uniscono, il mare è cielo, il cielo è mare, ed io continuo a ridere.

Certo nei miei sogni c'è sempre il mare, ma il confine dell'avventura è affascinante e ti porta lontano, a volte nel brivido infinito del cielo, a volte nella profondità blu del mare.