Racconti di volo  e dintorni



Parapendio vs Paracadutismo
(garda session #2)
14 02 2004



[walking on the moon]


[re-walking on the moon]


[really-walking on the moon]


[lo gnomo capo]


Tre giornate.

Una tranquilla, sin troppo tranquilla, passata a costeggiare il lago senza una meta precisa, nell'attesa vana, che l'Ora, il vento del Garda ci facesse la grazia...


[monte baldo, sul lago]



[in funivia, nebbia e lenticolari]



[in funivia, freddo e fagottari]


Le altre due intense, anche troppo per i miei gusti trascorse ancora una volta a chiedere il permesso al signor Ora che prendendosela comoda ci concede la grazia di calmarsi a pochi, anzi pochissimi minuti dalla partenza dell'ultima corsa della funivia che ci avrebbe riportato in tutta tranquillità al lago.


[si prepara la telecamera]



[montaggio]



[pipì al freddo, con reazione termica...]


L'epilogo del secondo giorno è scontato.

Il tempo di decidere e la funivia è ormai chiusa.

Ecco le possibilità: decollare con vento da dietro in biposto (ci provano Ruspa e Maurizio, vi rimando alle esilaranti riprese video) passare la notte all'addiaccio,o risalire il pendio fino alla punta estrema del decollo nord e partire dall'altro versante.


[controluce]


La scelta è forzata, vela (biposto!) a fiocco e gambe e schiena trascinate fino al punto di decollo che per fortuna ci accoglie con un fraterno vento frontale... che non sono più in grado di sfruttare, tanto che fallisco il primo decollo.

Se fosse stata un'altra situazione avrei preso su tutto e mi sarei avviato verso l'auto parcheggiata accanto al decollo.

Ma si deve andare e andiamo!


[ruspa e lino]



[biposto in decollo]


Finalmente siamo in volo ed è il momento del riscatto.

Il decollo da questo versante del monte è spettacolare, alla prima virata a sinistra si apre uno strapiombo a perdita d'occhio che accappona la pelle, poi si torna verso il lago dove Paola, la passeggera nonché fotografa del gruppo, scatta qualche foto a parajumpers e paragliders a coronamento di una giornata decisamente ricca d'emozioni.


[atterraggio]



[archimede?]



[...ma archimede chi?]



[ah, quell'archimede!]



[ruspa, solo, in atterraggio (?)]



[ruspa, solo, in atterraggio (??)]



[ruspa, solo, in atterraggio (???)]



[garda rosso]


Terzo giorno.


[franco_vale]


Terzo giorno, così atteso per il mio primo volo con lancio di paracadutista.

Certo sarebbe stato bello prendere la funivia, arrivare in cima, posare la sacca sul pendio, imbracarsi, predisporre gli ultimi preparativi e finalmente decollare per questo tanto agognato lancio sperimentale...


[di nuovo in funivia]


Ecco invece per la gioia di tutti voi, la cronaca della seconda intensa giornata: ancora vento da nord sul monte, e forte vento, (sempre Lui), sul lago, ci costringono ad un'altra lunga attesa.


[in decollo, si attende]


E' l'ultimo giorno.

Qualcuno, per raggiunti limiti di tempo utile per il rientro a Roma, abbandona l'impresa.

Restiamo in cinque, Silvia e Fabio, con l'entusiasmo dei primi voli da dover soddisfare ad ogni costo, mm°, Valentina ed io, per tentare questo benedetto lancio.

Siamo di nuovo al limite con l'orario della funivia.

Poi dal lago arrivano notizie confortanti e mm° esce per andare in atterraggio e prestare assistenza a Fabio e Silvia.


[mm°]


Si prepara Fabio, una bella corsa un bel controllo e via, tutto sembra procedere per il meglio.


[fabio gonfiaggio]



[fabio decollo]



[fabio volo (?)]


Tocca a Silvia, tre tentativi falliti, un'unica pecca che Franco il tagliaerbe avrebbe sintetizzato così: "A Silvia... ce devi da crede!!!".


["non-sale-non-sale-cazzo-non-sale!"]


Il tempo stringe come non mai, bisogna ripiegare la vela di Silvia, in fretta, per permetterle di prendere l'ultima corsa della funivia.

Anche questa è fatta.

Siamo rimasti noi due e null'altro.

Niente funivia, niente vento, ma una vela biposto stanca di aspettare.

La porto sul versante lato lago così da poter sfruttare un'altezza maggiore per il lancio di Valentina.


[valvola]


Una bella corsa a grandi falcate tra la neve con la speranza di restare in piedi e ci siamo.

Il tempo di tirare un sospiro di sollievo, di evitare di portarmi troppo sottovento, di intravedere l'atterraggio ed una voce: "Per te va bene qua? Allora io vado".

La vedo salire in piedi sulla selletta, il sangue mi si gela, si volta verso di me un sorriso e: "Ciao Valvolaaaaaaa……", un puntino.

Porca miseria se è un puntino.

Poi finalmente riconosco il colore del suo paracadute e mi tranquillizzo.


[biposto e parajumper, scusate la qualità]


Già mi tranquillizzo e se a terra il sig. Ora riprende a sbuffare?

Che gli racconto?

Che era la prima volta e che non lo farò mai più?

Invece resta tranquillo, al suo posto, anzi mi concede addirittura il lusso di fare un normale circuito d'avvicinamento in testata pista.

Grazie sig. Ora, se vuole può tornare alla sua normale attività.


[valvola, solo]



[arriveduar monte]



[arriveduar valle]




descrizione tecnica
tempo: 13 - 14 febbraio 2004
spazio: monte baldo - lago di garda
dislivello volo: 1700 metri
dislivello lancio parajumper: 1250 metri
lino della corte: 16 secondi caduta libera, 550 metri s.l.l. apertura, 400 metri vela aperta
valentina sabbatini: 12 secondi caduta libera, 800 metri s.l.l. apertura, 600 metri vela aperta
grazie: claudio, bionda, mirko



Testo di:
valvola
pilota v.d.s.

Foto di:

paola naccari, lino della corte, mm°