Racconti di volo  e dintorni



Parapendio vs Paracadutismo
(the garda session)
26 01 2004



[decollo: "la tenda rossa"]


Lago di Garda, Malcesine, 1700 metri di dislivello, serviti da una veloce e nuovissima funivia.

Si prosegue con i lanci sperimentali di paracadutisti da parapendio biposto.

Grazie al supporto tecnico della Woody Valley di Trento, si sta iniziando a pensare ad una sella appositamente creata per questo tipo di attività.



[woody valley: simulazione lancio dal biposto #1]




[woody valley: simulazione lancio dal biposto #2]




[woody valley: simone caldana modifica i distanziali]



La funivia copre in soli tredici minuti i 1700 metri di dislivello... tredici gradi sulla riva del lago, neve e otto gradi sotto zero in decollo.

Per fortuna esce il sole.



[lago di garda: atterraggio della fraglia, il molo del matto]




[in funivia]




[monte baldo: valentina, parajumper in decollo #1]



Ci si prepara per il volo: la manica è svenuta, ma si sà, quello del Garda è il più bel decollo del mondo, dopo quello di Gioia...



[monte baldo: valentina, parajumper in decollo #2]



Proprio davanti al decollo si innalzano cumuli di circa 200 metri di spessore, ma Alessandra, la nostra assistente a terra, uscita dal supermercato dove l'abbiamo interrotta mentre faceva la spesa, ci assicura che la nube è sottile ed attaccata al pendio: sul lago il cielo è azzurro...

Certo fa sempre impressione decollare verso un muro di nubi, ma sono solo pochi istanti e siamo di nuovo al sole.

Il lago scintilla sotto di noi, riconosciamo l'atterraggio, il nuovo atterraggio, nato grazie all'impegno del club locale e del comune di Malcesine, che l'hanno creato dal nulla.

Ci avviciniamo sopravento, perchè l'Ora, il vento del Garda si sente anche a Febbraio, ed io dovrò atterrare in biposto da solo...

1200 metri verticale lago, ci siamo, Valentina inizia ad aprisi l'imbrago (è il momento in cui io vorrei essere in un'altra parte del mondo...) sale in piedi sulla sella (più agevolmente delle altre volte grazie ad una pedana montata in Woody Valley... le altre modifiche sono top-secret)

"Io vado!" dice, e non c'è più.

Uno, due, tre, quattro, -ma quando apre...- cinque, sei, sette, otto, vedo qualcosa, sì, si sta aprendo, è aperto.

"Potevo arrivare, in sicurezza, fino a venti secondi di caduta libera da quella quota, ma immaginavo che ti saresti preoccupato!" mi ha detto poi...

Sono in aria da solo, con 42 metri quadri di vela sopra di me e 20-25 km/h di vento nel "tubo Garda".

Fermo.

Intendo: "Fermo".

Niente tasso di caduta, niente avanzamento.

Ma tanto sono sopravento...

Devo solo aspettare, intanto Valentina atterra, al centro del campo, un pò dura, mi dirà.

Io sono lì, un Post-it.

Ma non è più così forte, sto avanzando... beh, con l'occasione tiro una bella spirale, eh si, non si indietreggia poi tanto... beh, ne tiro un'altra.

Circuito, però, in finale pista, fino agli ultimi metri, chenonsisamai...

Ed infatti nonsisamai e il vento cala di colpo, ed arriva anche una bella discendenza... ma sono a terra, in atterraggio, tutto a posto.

Come dico sempre... bella storia.



Thanks to: Alessandra "la bionda" del Paragliding Club Malcesine per la cortesia e per la simpatia, Mirko di Hotel Martinelli per il prosecco Valle d'Oca e per la carne salada, Simone, Elio e Stefano di Woody Valley perchè nonostante siano impazziti ormai da anni, continuano a sentirsi liberi di sognare.



[monte baldo: arriveduar]




Foto di:
mm°, simone caldana
Piloti VDS