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Racconti di volo e dintorni |
01 08 2003 ![]() |
![]() [ammazza, quanto sò fico...] Polpa mi avverte " Questo è er mejo dè Cassino " infatti è l'unico che parte cò sto ventone e con una naturalezza della serie " Quasi quasi parto all'italiana" Tre secondi dopo sparisce all'orizzonte, mentre gli altri locali senza alcuna "naturalezza", uno dopo l'altro, per fortuna, partono tutti.... Effettivamente adesso è bono, comincio a prepararmi mentre finalmente arrivano tutti gli altri, Viola e Valvola, Elfo e Atac, famiglia Bomarzi, Peppe, Giancarlo, e Nonno con la "sua" busta della zavorra, segno indiscutibile che da un momento all'altro apparirà anche Sfracchia. Sfodero la Kadrega pervaso da un senso misto di soddisfazione, orgoglio e vanità (coattaagine?). Decollo, è bono, è bona, è bella, vola da paura , Sfracchia in radio conferma meschinamente. Mentre gli altri faticano a prendere quota, io fatico a capacitarmi di lei. ![]() [io salgo, loro no...] Mi porta su, veloce, lenta, come e dove voglio, vola per me. ![]() [abbazia di monte cassino] ![]() [caira] Ma la giornata sta finendo, cominciano i primi atterraggi, c'è anche la gara di precisione, discendenze secche in prossimità del prato, qualcuno centra il cerchio, chi con i piedi, chi col culo, chi più volte col culo, ma molti si superano centrando altri prati, pannocchie e l'immancabile albero che nelle manifestazioni di un certo livello non manca mai. ![]() [bersaglio] Al solito, forse per solidarietà, per spirito di gruppo o semplicemente perchè ce lo abbiamo duro, si scende tutti insieme, stavolta ci sono anche molti delta e la precisione diventa quella di evitare collisioni in circuito nonchè sul prato, ma i professionisti preferiscono discutere con un'albero una frasca o una pannocchia pur di evitare processi verbali con i propri simili. Atterro anch'io, ignorando completamente il centro, preso dal divertimento di un circuito incrociato con un delta che preso dalla foga, forse meno divertito, atterra con picchiatone finale e piroetta a 360 sul prato, mentre io, sceso a circa 47 metri dal centro, protesto con i "misuratori" che ritengono inutile prendere la distanza, a loro dire, ininfluente ai fini della classifica, sarò ultimo.... Finalmente Sfracchia decolla per l'agognata planata, aspettava un casco, giochiamo ad "Allieva ed Istruttore", io con modi affabili e tranquillizzanti devo indicarle le manovre e lei con altrettanta precisione deve fare il contrario interpretando inversamente la destra e la sinistra e battendo le gambe ogni volta che dico "mi senti ?", è un gioco fichissimo, peccato vinca lei riuscendo a non virare mai come richiesto. Che giornata....e che Kadrega!!!
Emilio "Lamp" ![]() [arriveduar...] Al fine di migliorare la comprensione dell'evento, informiamo l'ignaro lettore che Lampadina, prima di scrivere questa breve storia, aveva da poco acquistato una vela della UP di nome "Kantega", (da lui ribattezzata "Kadrega"). n.d.r. ![]() [arriveduar, due...] |