Racconti di volo  e dintorni



Kadrega!!!
01 08 2003





San Donato Val Comino, 27 luglio 2003, sono due giorni che tentanto di inaugurare questo nuovo decollo, ma incendi Canadair e Forestale non lo permettono.

Anch'io avrei qualcosa da inaugurare.

La planatina di Tivoli non m'ha per nulla dissetato, anzi.......Kadrega Kadrega Kadrega!

Bomarzo mi aggiorna continuamente sulle condizioni ed io, dal mio letto, tento di non svegliare AbatJour e Neropeloso che mugugnano infastiditi.

E' l'una forse dovrei partire...

Parto...

Lampamobile sfreccia veloce (110 appalla)sulla Roma-Napoli.

La mia bella l'ho assicurata con la cintura, se non altro perchè cò sto nuovo codice della strada non si sà mai.

Isoradio mi tranquillizza che non ci sono accartocciamenti dovuti a vacanzieri intrippati di ferie.

Bomarzo mi conferma la chiusura definitiva dei decolli di San Donato "Andiamo a Cassino.."

Atterraggio, non c'è nessuno, sono il primo, sembra bono, ma quando sei solo non hai tutte le certezze alla Caroselli che sfoggi tranquillamente in gruppo.

Arriva un locale con famiglia, "Ciao, che dici è bono?"....."E' bono, è bono !!"

Mi propone di salire con lui, io: " Ti ringrazio, ma aspetto amici..."

Arrivano Polpaccio, Polpaccina e il cugino, "Ciao! Quanto tempo, bla, bla...."

Chiamo Bomarzo, risponde Valvola, mi passa Bomarza, "Vabbè sto a salì cò Porpaccio!"

In decollo il vento è forte e teso, ma dritto dritto, sull'autostrada era sempre stato da ovest, qui è sparato da sud, ma i cumuletti in quota segnano nord-est, strano posto.

I locali aprono le vele, scherzano, ridacchiano, si insultano, ma non partono.

Io e Polpa ci guardiamo intensamente negli occhi come a dirci " Noi aspettamo ".


[ammazza, quanto sò fico...]




Polpa mi avverte " Questo è er mejo dè Cassino " infatti è l'unico che parte cò sto ventone e con una naturalezza della serie " Quasi quasi parto all'italiana"

Tre secondi dopo sparisce all'orizzonte, mentre gli altri locali senza alcuna "naturalezza", uno dopo l'altro, per fortuna, partono tutti....

Effettivamente adesso è bono, comincio a prepararmi mentre finalmente arrivano tutti gli altri, Viola e Valvola, Elfo e Atac, famiglia Bomarzi, Peppe, Giancarlo, e Nonno con la "sua" busta della zavorra, segno indiscutibile che da un momento all'altro apparirà anche Sfracchia.

Sfodero la Kadrega pervaso da un senso misto di soddisfazione, orgoglio e vanità (coattaagine?).

Decollo, è bono, è bona, è bella, vola da paura , Sfracchia in radio conferma meschinamente.

Mentre gli altri faticano a prendere quota, io fatico a capacitarmi di lei.


[io salgo, loro no...]




Mi porta su, veloce, lenta, come e dove voglio, vola per me.


[abbazia di monte cassino]




[caira]




Ma la giornata sta finendo, cominciano i primi atterraggi, c'è anche la gara di precisione, discendenze secche in prossimità del prato, qualcuno centra il cerchio, chi con i piedi, chi col culo, chi più volte col culo, ma molti si superano centrando altri prati, pannocchie e l'immancabile albero che nelle manifestazioni di un certo livello non manca mai.


[bersaglio]



Al solito, forse per solidarietà, per spirito di gruppo o semplicemente perchè ce lo abbiamo duro, si scende tutti insieme, stavolta ci sono anche molti delta e la precisione diventa quella di evitare collisioni in circuito nonchè sul prato, ma i professionisti preferiscono discutere con un'albero una frasca o una pannocchia pur di evitare processi verbali con i propri simili.

Atterro anch'io, ignorando completamente il centro, preso dal divertimento di un circuito incrociato con un delta che preso dalla foga, forse meno divertito, atterra con picchiatone finale e piroetta a 360 sul prato, mentre io, sceso a circa 47 metri dal centro, protesto con i "misuratori" che ritengono inutile prendere la distanza, a loro dire, ininfluente ai fini della classifica, sarò ultimo....

Finalmente Sfracchia decolla per l'agognata planata, aspettava un casco, giochiamo ad "Allieva ed Istruttore", io con modi affabili e tranquillizzanti devo indicarle le manovre e lei con altrettanta precisione deve fare il contrario interpretando inversamente la destra e la sinistra e battendo le gambe ogni volta che dico "mi senti ?", è un gioco fichissimo, peccato vinca lei riuscendo a non virare mai come richiesto.

Che giornata....e che Kadrega!!!


Emilio "Lamp"
Pilota VDS 




[arriveduar...]



Al fine di migliorare la comprensione dell'evento, informiamo l'ignaro lettore che Lampadina, prima di scrivere questa breve storia, aveva da poco acquistato una vela della UP di nome "Kantega", (da lui ribattezzata "Kadrega").

n.d.r.



[arriveduar, due...]