Per volare in sicurezza



Il seguente articolo proviene dalla penna di Jimmy Pacher.

Ringraziamo "www.discoveryalps.com".



L'uso dell'acceleratore

L'uso dell'acceleratore:

1) ci sono dei sistemi particolari per accelerare il mio parapendio?
2) di che lunghezza deve essere il mio speed system e quante speed bar è meglio usare?
3) l’acceleratore deve essere morbido o duro?

Queste sono alcune delle domande che io mi sono sempre posto; chiedevo a tutti una risposta ma vedevo che ciascuno aveva una opinione personale differente.

Capivo che avrei dovuto costruirmi la mia opinione personalmente sulla base delle esperienze di volo.
Col passare degli anni le mie domande hanno trovato una risposta, chiaramente una opinione personale.
Essa pare abbastanza corretta e spero qualche pilota possa usufruire della mia esperienza, dissipando alcuni dubbi.


Ci sono dei sistemi particolari per accelerare il mio parapendio?
Si, esistono vari tipi di sistemi per accelerare la vela: tipo trimm o tipo speed system.

Il trimm è un sistema che permette di accelerare la vela manualmente.
Esso fa in modo che si possa scegliere, rilasciandolo e bloccandolo all’altezza richiesta, la velocità desiderata.

La comodità è sicuramente elevata, perché per mantenere la velocità, non si fa alcuno sforzo fisico.

Invece lo speed system è il sistema di accelerazione più conosciuto e ne esistono vari modelli:

- ad una carrucola sola, sicuramente non morbido.
- a due carrucole, molto più morbido.
- a più carrucole suddivise tra bretella A e B, chiaramente morbidissimo.

Innanzi tutto fra i sistemi sopra elencati devo affermare che preferisco sicuramente lo speed system anziché i trimm.
Il motivo è presto detto: i trimm sicuramente non danno alcun tipo di sforzo fisico e la comodità e evidente, ma la sicurezza con essi è davvero incerta.

Quando si entra in una manovra inusuale con i trimm aperti essa sarà sicuramente più violenta dovuta all’eccessivo trimmaggio e la riapertura avverrà in tempi maggiori, quando va bene.

Quando va male è meglio non parlarne....

Lo speed invece, è sicuramente fisico perché bisogna azionarlo continuamente con le gambe se si vuole restare accelerati.
Ma dal lato della sicurezza eccelle, perché in una manovra inusuale ogni pilota per istinto rilascia l’acceleratore e riporta il trimmaggio sul punto neutro, esso fa in modo che la chiusura non sia così violenta come nell’altro caso sopra citato, ed anche la riapertura dell'ala sarà risolta in tempi minori.

Come si è capito i trimm non sono da me preferiti .


Di che lunghezza deve essere il mio speed system e quante speed bar è meglio usare?
Lo speed system secondo il mio punto di vista deve avere una lunghezza particolare.
Sicuramente la cosa più importante è riuscire a compiere tutta la corsa dell’acceleratore prevista sul tuo tipo vela.
Così facendo, quando le condizioni di vento aumentano, si avrà una possibilità maggiore di avanzamento.

Personalmente io uso un sistema a due barre.

La prima speed bar viene da me usata in qualsiasi traversone, per ottimizzare la mia efficienza in condizioni di planata.

Molto importante è regolare la corsa del cordino quando si accelera la prima speed bar.

Esso deve avere una lunghezza tale che si possa mantenere sempre con le gambe dritte; così facendo lo sforzo per le gambe sarà di poca importanza e si riuscirà a tenerla per un tempo molto lungo.

La seconda speed bar viene da me usata per raggiungere quasi la massima velocità.

Chiaramente anche per la seconda la corsa del cordino è regolato per avere quasi la massima velocità a gambe distese.

Per quale motivo non raggiungo la massima velocità con la seconda speed bar?

La risposta è perché sia con la prima che con la seconda speed bar, per raggiungere una velocità di poco superiore, io mi allungo nella selletta, e cosi facendo raggiungo senza sforzo la massima velocità.
Ci sono anche piloti che usano solo una speed bar, o anche più di due.
Personalmente ritengo che una sola speed bar non lasci molta scelta di velocità, si potrà andare solo alla massima, con le gambe rette.
Sarebbe fisicamente difficile volare a velocità ridotte con le gambe mezze tese.
E nel secondo caso lo ritengo solamente eccessivo.


L’acceleratore deve essere morbido o duro?
La durezza dello speed system è dovuta alla quantità delle carrucole poste sulle bretelle.
Ci sono dei modelli con la predisposizione delle carrucole sulla bretella A e sulla B, altri con due carrucole sulla bretella A o infine modelli che hanno semplicemente una carrucola sulla bretella A.

Il primo modello è sicuramente il più comodo dal punto di vista della morbidezza, di contro però il sistema delle carrucole fa in modo che la corsa del cordino sarà molto lunga, e sarà necessario avere due speed bar che a fatica riuscirà a compiere la corsa totale d’acceleratore.

Nel secondo modello la morbidezza è sempre accettabile, anche se la corsa del cordino è sempre eccessiva dal mio punto di vista.

Il terzo modello è quello che preferisco, la durezza è notevolmente maggiore, ma i pregi però sono alti.
Innanzi tutto con due speed bar si riuscirà a compiere facilmente la corsa totale dell’acceleratore.
Il secondo pregio poi è la sensibilità abbinata alla durezza.

La speed bar dura trasmette alle gambe tutte le sensazioni di volo, con essa si riesce a prevenire con largo anticipo molte chiusure della vela.

Se essa si allunga noi sapremo che bisogna rilasciarla, in quanto in quell’istante la vela stà subendo una picchiata repentina con probabile chiusura in corso.
Io quando sto accelerando tengo sempre le mani sul fascio funicolare, se la speed bar si allunga ed il fascio perde pressione, allora pizzico i freni e rilascio la speed bar ridando la pressione che la vela necessita per non subire una chiusura.
Nel caso di una cabrata eccessiva, la speed bar trasmette una enorme forza sulle gambe piegandole, esso causerà il rilascio automatico della stessa impedendo di andare incontro a probabili chiusure.

Penso che sia molto importante avere la speed bar dura per ovviare a tante chiusure e contemporaneamente tenere anche le mani sulle bretelle per avere la sensazione reale della pressione del fascio funicolare.


Buoni voli Jimmy