Per volare in sicurezza




Sicurezza globale.


Q uali sono gli elementi che concorrono a determinare la sicurezza di un pilota?

Sono diversi:

- la preparazione
- la conoscenza del mezzo e la scelta di un mezzo adeguato all'esperienza del pilota
- la valutazione delle condizioni meteorologiche
- la conoscenza e lo studio del volo
- le condizioni fisiche del pilota

Naturalmente queste condizioni devono concorrere sempre, che si tratti del principiante o del grande professionista; cambieranno solamente gli spessori, ma non certo la loro essenzialità.


La preparazione
Dipende dal tipo di addestramento che il pilota ha ricevuto.
Ecco perchè bisogna frequentare una scuola che, oltre ad essere riconosciuta dall'Ae.C.I., sia anche seria e qualificata, poichè è dall'apprendimento del volo basico che dipende in gran parte la sicurezza del pilota nelle fasi successive.

Se siete giunti alle manovre inusuali e non siete ancora in grado di fare un buon decollo o un buon circuito di atterraggio, smettete subito e tornate dal vostro istruttore per imparare anzitutto l'essenziale del volo, cioè decollare e atterrare in massima sicurezza.

Dunque è necessaria una preparazione adeguata e progressiva.
Ma adeguata a cosa? E' quanto vedremo in seguito.


La conoscenza del mezzo
E' questo un aspetto sostanziale del volo. Un pilota di Formula Uno che gareggiasse in un Gran Premio con una vettura che non conoscesse, sarebbe un pazzo suicida.
La realtà del parapendio non è molto distante; se un neofita acquista una vela di punta, o peggio da competizone, ha serissime possibilità di farsi male e, nella migliore delle ipotesi, dopo un certo numero di spaventi (dipendente più dalla tenuta del suo cuore che da altro), smetterà di volare.

E' ovvio che, per poter conoscere bene il proprio mezzo, questo deve essere anche adeguato alla propria esperienza.
Dunque, cominceremo a volare con le stesse vele o con vele simili a quelle con cui facciamo scuola e, solo dopo aver fatto tutta la progressione tecnica con queste vele, possiamo pensare di cambiarle e andare a fare la progressione su una vela intermedia.

Per progressione tecnica con la vela base intendo aver effettuato almeno un centinaio di voli e soprattutto aver volato in tutte quattro le stagioni dell'anno. A quel punto, ma solo a quel punto, è opportuno passare ad una vela intermedia, cioè una vela che abbia maggiori prestazioni ma che garantisca comunque un elevato grado di sicurezza.

Si tratta però di vele il cui pilotaggio è più tecnico e che richiedono pertanto una maggiore conoscenza ed esperienza per reagire a possibili inconvenienti.
Inoltre, date le loro prestazioni, si resta in aria più tempo e questo fatto già di per sè rappresenta una grande evoluzione tecnica.

La vela intermedia è, a mio parere, la vela definitiva.
Oltre questo livello esistono solo le vele di punta che, a causa della particolarità del loro pilotaggio e delle loro performances, sono da ritenersi esclusivamente riservate alla ristretta cerchia di piloti che intendono entrare nel mondo delle competizioni.

E' veramente ridicolo vedere alcuni piloti che hanno vele da competizione con cui fanno sempre voli in grande tensione e non fanno alcuna gara; mi sembra stupido trasformare un divertimento in un'assurda tensione per qualche secondo in più di veleggiamento.

Dunque, adeguate il mezzo alle vostre capacità e alla vostra esperienza e imparate a conoscerlo bene, riprendendo a ogni cambio del mezzo tutto il volo basico dall'inizio.


La valutazione delle condizioni meteorologiche
Si tratta di uno degli elementi spesso più difficili da creare nella cultura del pilota.
Per poter effettuare con certezza una valutazione meteorologica, bisogna anzitutto avere una buona base teorica che consenta di avere gli strumenti di valutazione dell'insieme della giornata, ed anche in questo caso è inutile proseguire nella lettura di questo articolo qualora manchino i presupposti teorici imparati durante il corso.

Ma la conoscenza teorica non basta, deve essere affiancata anche dall'esperienza, che (e torniamo al legame col punto precedente,) non può di certo essere fatta con una vela inadeguata al nostro bagaglio tecnico ed è per questo motivo che si consigliava al pilota di effettuare almeno quattro stagioni con una vela base.

L'esperienza tecnica e meteorologica spesso viaggiano insieme.

E' vero che i piloti in competizione possono volare in condizioni meteorologiche molto forti, ma in massima sicurezza, perchè hanno il bagaglio teorico, tecnico, di conoscenza del mezzo e di esperienza che consente loro di farlo.

Se non fosse così si sarebbero già fatti male.

Dunque la valutazione meteorologica è un altro tassello importante della sicurezza che, unito alla valutazione dell'esperienza, deve essere acquisito con grande modestia e severità nei propri confronti.
In decollo non fatevi mai condizionare dal fatto che altri piloti escano in condizioni che voi avete valutato non buone.
Imparate a lavorare con la vostra testa e rinunciate a qualche volo in più a favore della totale sicurezza del vostro volo.

Come diceva un famoso pilota: "E' meglio essere in terra con la voglia di essere per aria, che per aria ed avere una gran voglia di essere in terra".


La conoscenza e lo studio del volo
Mi è capitato di vedere in una gara un pilota che, giunto in decollo, non aveva la più pallida idea di dove fosse e per la prima volta stava dando un'occhiata alla cartina generale della zona.
Ero rimasto un po' sconcertato, ma mi sono ripreso subito quando al termine della gara ho verificato che non era neppure in classifica e veniva dato per disperso in qualche valletta laterale del percorso mentre cercava la strada per tornare a casa.

Imparate a studiare attentamente il luogo dove dovete volare.

Conoscerlo è molto importante ai fini della sicurezza; inoltre, studiare una cartina del luogo vi permette già di individuare possibili zone pericolose di sottovento o anfratti dove facilmente andrà a crearsi l'effetto Venturi e quindi forte vento.

Vi permetterà inoltre di sapere dove possono esistere atterraggi d'emergenza.

Conoscere il luogo vuol dire anche essere più tranquilli in volo e avere la certezza della meta.
I piloti che fanno cross-country e che dunque volano magari su distanza libera senza ben sapere dove andranno, fanno studi aerologici e geografici della zona enormi poichè l'esperienza insegna loro che è il miglior elemento di sicurezza in loro possesso per non cadere nei tranelli dell'orografia.
Non si capisce: se lo fanno i piloti da gara, perchè non lo fanno anche i piloti alle prime armi?


Le condizioni fisiche del pilota
Mi scuserete se, anche in questo caso, uso come esempio un fatto al quale ho assistito e che la dice lunga, anche se si tratta di un estremo.
Un pilota, dopo aver abbondantemente bevuto, si è recato un decollo e gli amici lo hanno aiutato a vestirsi e imbragarsi; dunque è decollato ed è riuscito a centrare l'unica pianta nel giro di centinaia di metri.
Fortunatamente l'incidente non ha avuto alcuna conseguenza per il pilota, ma si è trattato solo di fortuna.

Mai andare in decollo se le proprie condizioni fisiche non sono adeguate.

Non solo il bere, ma il mangiare troppo o un piccolo disturbo o altro che non va nel nostro organismo sono tutti elementi che nuocciono alla buona riuscita del volo e soprattutto alla sicurezza.
Quando stiamo male i nostri sensi, i nostri riflessi, la nostra capacità valutativa, tutto è più limitato e questo comporta una diminuzione diretta della sicurezza in volo.
Dunque, prescindendo dalla preparazione fisica (che deve invece essere obbligatoria per chi fa gare o voli di distanza), bisogna essere in buone condizioni e senza alcun disturbo.

L'insieme di tutti questi elementi concorre a determinare la sicurezza nel volo.

Come abbiamo visto sono anche tutti collegati tra di loro ed è sufficiente che uno solo di questi elementi non sia adeguato perchè la catena della sicurezza abbia un anello debole e diventi possibile che si spezzi in quel punto.
Non abbiate fretta e soprattutto non fatevi fuorviare da chi possa avere interesse a vendervi una vela inadeguata alle vostre capacità.
Valutate sempre attentamente le vostre scelte e la vostra progressione, affidandovi al vostro istruttore e alla vostra scuola, che sin dall'inizio rappresentano l'unica possibilità di essere salvaguardati.


Dante Porta