Per volare in sicurezza




Windchill:
ma quanto fa freddo?


Ovvero, perchè se volo dopo un po' mi sento congelare.

Quando siamo in decollo molto spesso, tanto in estate quanto in inverno tendiamo a sopravvalutare la temperatura dell'ambiente che ci circonda e spesso il nostro abbigliamento è ottimale per non farci sudare mentre ci apprestiamo ad aprire la vela e ad effettuare tutti i preparativi per il decollo.
Quando pero' siamo fuori...la musica cambia.
L'aria fresca che sentiamo in viso dapprima ci rilassa portandoci ad una condizione fisica ottimale di volo, ma dopo un po' comincia a dar fastidio.
Le prime ad acorgersene sono le nostre estremita' (mani e piedi) e spesso si arriva anche a mollare i comandi (se l'aria lo consente) e a nascondere le mani tra le gambe o tra il corpo e la selletta.
Alla fine pero' vinti dal freddo si cerca di raggiungere il piu' presto possibile l'atterraggio dove una volta arrivati la sensazione di freddo diminuisce fino ad esaurirsi del tutto.

Tutto cio' avviene perchè il vento relativo che incontriamo mentre voliamo altro non fa che raffreddare in continuazione il nostro corpo. In pratica mentre voliamo perdiamo calorie che il nostro organismo non è in grado di recuperare, anzi a maggior protezione di noi stessi, in situazioni dove il freddo è veramente intenso, il nostro cervello richiama il sangue dalle zone "limitrofe" del corpo per pomparne di piu' verso gli organi interni, ritenuti a ragione piu' importanti e vitali per la salvezza di tutto l'organismo. Così mentre il torace ed i suoi organi sono tenuti al caldo le mani ed i piedi si ghiacciano.

Dalla tabella sottostante possiamo trarre subito due esempi. Supponiamo di aver raggiunto un decollo doce c'è pressochè totale assenza di vento.
Decidiamo comunque di volare e di farci almeno una planata. Bene! in decollo il nostro vario registra una temperatura di 0°C
Decolliamo e subito incominciamo a sentire molto piu' freddo, ma il nostro vario segna sempre 0°C!!!
In realta' se stiamo volando a velocit'a di crociera il nostro corpo avvertira' una temperatura di -13°/-15°C che è gia' sufficiente a farci ghiacciare naso e mani in pochi minuti.

Altro esempio partiamo alla francese in un decollo con temperatura di (-4°C) in realta' per il nostro corpo sono gia' oltre -10°C e quindi ci siamo gia' coperti a sufficenza (forse), in volo pero' avvertiremo' sempre a parita' di temperatura dell'aria -20°C.
Tale discorso è valido ovviamente anche d'estate, quando la grande calura ci invoglia spesso a decollare solo in shorts e maglietta.
Peccato (e fortuna) pero' che spesso è d'estate che si facciano i voli piu' lunghi e si raggiungano le quote piu' alte.
Così ci ritroviamo dopo' un po' a soffrire dello stesso problema, e cioè a morire di freddo a ferragosto...

Un'ultima considerazione, dovendo il nostro organismo produrre in continuazione calore per ovviare a quello sottrattoci dal vento, avviene in noi un lavoro, un dispendio di energie di cui difficilmente ci accorgiamo, almeno nelle prime fasi del volo, ma che col tempo si somma e si accumula nel nostro corpo.
Questa alla fine viene avvertita come quella molla che fa' dire a molti: "va bene, per oggi ho volato abbastanza, adesso posso anche atterrare."
Fateci caso, dopo un'atterraggio del genere anche se è estate spesso si è esausti.

Da tutto cio' alla fine si evince che volare sufficientemente riparati porta a volare piu' a lungo.

Tabella del Windchill


Velocita' del vento Temperatura dell'aria(C°)
(m/s) (km/h) 8 6 4 2 0 -2 -4 -6 -8 -10 -12 -14 -16
2 7,2 7 5 3 1 -1 -3 -5 -7 -9 -11 -13 -15 -17
4 14,4 3 1 -2 -4 -7 -9 -11 -14 -16 -19 -21 -23 -26
6 21,6 0 -2 -5 -8 -10 -13 -16 -18 -21 -23 -26 -29 -31
8 28,8 -2 -5 -7 -10 -13 -16 -19 -21 -24 -27 -30 -33 -35
10 36 -3 -6 -9 -12 -15 -18 -21 -24 -27 -30 -33 -35 -38
12 43,2 -5 -8 -11 -14 -17 -20 -23 -26 -29 -32 -35 -38 -41
14 50,4 -5 -9 -12 -15 -18 -21 -24 -27 -30 -33 -36 -39 -42
16 57,6 -6 -9 -12 -15 -19 -22 -25 -28 -31 -34 -37 -40 -44
18 64,8 -7 -10 -13 -16 -19 -22 -26 -29 -32 -35 -38 -41 -45


Testo di:
G. [red cube]
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