Per volare in sicurezza.



Parapendio: omologazione CEN
Lettera aperta di Mike Cavanagh



Come molti di voi sapranno, dovrebbe esserci all'orizzonte un nuovo standard di omologazione per i parapendio.

E' stato sviluppato sotto gli auspici del CEN, il comitato europeo di standardizzazione ed è conosciuto nel mondo del nostro sport come lo standard CEN.

La richiesta di questo nuovo standard veniva dalle associazioni che sono in dovere di tutelare i nostri interessi nei vari paesi.

Per lo UK questo compito è del BHPA. Essendo noi una ditta inglese, abbiamo naturalmente il massimo interesse su come siamo stati rappresentati, bene, sono spiacente di dover affermare che siamo assolutamente insoddisfatti.

Non siamo assolutamente soddisfatti dello standard CEN per quello che ne abbiamo capito, perché ne vediamo i potenziali difetti che potrebbero penalizzare drasticamente lo sviluppo del nostro sport.

Considerando il tempo ed il lavoro profuso per lo sviluppo di questo nuovo standard e le associazioni che ne stanno dietro, potreste essere portati a pensare che questa sia una affermazione polemica, tuttavia, sembra che noi non siamo l'unico produttore che abbia compreso quali sono gli aspetti sbagliati dello standard CEN e visto che la sua edizione definitiva è prossima alla pubblicazione, stiamo cominciando ad essere seriamente preoccupati.

Sebbene il nuovo standard abbia richiesto 10 anni per essere sviluppato, c'è stata una massiccia mancanza di flusso d'informazioni.

E' probabile che questo stupefacente tempo di sviluppo sia una indicazione della vera spinta che sta dietro questo standard: la politica.

Principalmente, l'ente di test francese, (ACPUL) si trova in disaccordo con quello tedesco.

Nel frattempo, i piloti stessi hanno espresso in modo naturale la loro opinione e la maggior parte del mondo del volo ha riconosciuto che il DHV ha creato uno standard molto buono al punto che molti hanno basato le proprie scelte sui risultati dei test e degli standard del DHV.

I produttori si sono adeguati a quelle regole e di conseguenza, lo standard del DHV è divenuto "Lo Standard".

Allora, come è possibile che i politici se ne siano usciti con qualcosa di così brutto?

Bene, qui trovate una analisi sui fatti.

I nuovi test sono molto oggettivi, di conseguenza il lavoro necessario per il test è difficoltoso e pressoché impossibile da misurare accuratamente.

Lo standard del CEN necessita di una misurazione del valore della picchiata e del suo beccheggio durante il test.

Questo significa che dovremo investire in costosi registratori di dati di un qualche genere per ottenere valori esatti, giacché tutte le riprese video verrebbero ritenute inaccurate in quanto soggettive.

Per quello che ci è stato riferito è pressoché certo che tutte le nostre vele a partire dall'Atom (DHV1) fino all'Octane (DHV2) dovrebbero rientrate nella medesima classe B.

Questo succederà anche alla maggior parte degli altri costruttori ed alla loro gamma di prodotti.

Come logico, questa non è la soluzione ideale, visto che tutti noi siamo coscienti che queste vele hanno caratteristiche differenti e sono adatte a differenti livelli di piloti.

Avere una differenza di categoria tanto ampia all'interno di una classe tanto popolare è molto pericoloso.

Al momento abbiamo un sistema che funziona, che tutti sono in grado di comprendere e per quello che ne so, ha dato eccellente prova di andare incontro alle capacità dei piloti delle principali categorie.

Per contro, in accordo al test, sembrerebbe che una vela di classe A dovrebbe avere un comportamento piuttosto inerte.

Le caratteristiche di recupero implicheranno la necessità da parte nostra di togliere tutta la vitalità ed il temperamento dalla vela, azione che sono ben cosciente che Rob e Dav detestano compiere perché è l'essenza del volo.

L'idea di fondo è che chiunque possa volare questo genere di vela, ma, nel fare questo, probabilmente hanno smesso di considerare il fatto che non è necessario che tutti volino, perché sarebbe pericoloso per tutti.

Da quello che posso capire, se lo standard del CEN venisse applicato e divenisse la norma, i nostri costi verrebbero incrementati anche del doppio per le spese di preparazione alla certificazione.

Oltre ai costi di test del CEN che verrebbero circa raddoppiati dall'aumento del tempo necessario all'ente certificatore per completare i test.

Tutto questo significa che aumenteranno i costi delle vele 'al pilota' e senza dubbio ne soffriranno anche i nostri margini di guadagno.

Un altro degli scopi dello standard CEN era che i test potessero venire effettuati da enti indipendenti in modo da non dover dipendere esclusivamente dagli enti omologatori attuali.

Molto nobile, ma il nostro sport è realmente tanto grande?

Minor lavoro per ente omologatore significa maggior costo per ciascuna prova!

Noi siamo già pienamente soddisfatti del fatto che i test del DHV siano affidabili e rappresentino un livello di sicurezza accettabile per quello che è uno sport a rischio e sempre lo sarà.

Un altro problema, dal nostro punto di vista, è la carenza di informazioni sugli standard definitivi.

Le informazioni sullo standard sono state molto scarse e quando ci arrivavano erano già superate perché rifiutate o sostituite da nuove proposte che erano state formulate.

Non ci sono stati forniti nemmeno esempi pratici delle differenti classi.

Avremmo proprio voluto vedere una vela di classe A!

E' proprio l'ultima bozza che abbiamo ricevuto che ci fa indurre in questi ragionamenti.

Ma, non siamo nemmeno sicuri che si tratti della bozza definitiva che dovrà essere votata.

Per quello che sappiamo, i rappresentanti della BHPA erano Angus Pinkerton e Mark Dale, che non ci risulta siano piloti di parapendio in attività e tanto meno esperti sulle correnti metodologie di test.

Queste persone operavano come consiglieri delle persone che in Inghilterra votavano sull'argomento (la BSI).

Noi riteniamo tutto questo molto preoccupante.

Quando chiesi a Mark perché non avesse preso contatti con Ozone che non sapeva nulla dei test, egli mi rispose che non sapeva ci fosse un costruttore inglese di parapendio da consultare!

Può anche essere che noi passiamo la maggior parte del nostro tempo in Francia (tranne quando in Inghilterra il tempo è migliore per il test) ma siamo una compagnia registrata in Inghilterra composta in modo predominante da personale britannico.

Posso anche pensare ad un altro costruttore inglese, ma non ci sono dubbi che si sono dimenticati anche di quello.

Bene, a volte mi chiedo quali siano gli obbiettivi del BHPA, ma sono certo che i suoi soci non si aspettavano qualcosa del genere.

Secondo noi, questi ultimi dieci anni sono stati sprecati in modo incredibile a chissà quali costi per le associazioni (pensate a tutte quelle riunioni in quei 10 anni), arrivando ad un risultato finale che potrebbe realmente rivelarsi dannoso per il nostro sport.

Il BHPA non lo ha fatto e da quello che so nessuna altra associazione ha denunciato che i test attualmente in uso creano vele pericolose.

Infatti, penso che l'assicurazione del BHPA sia valida solo per vele certificate secondo la metodologia corrente.

C'è un detto che recita: " Se non è rotto perché aggiustarlo?"

Noi siamo d'accordo con questo.

Siamo soddisfatti dei test del DHV, del loro grado di affidabilità e di come garantiscono in modo accettabile un livello di sicurezza in quello che è uno sport a rischio e sempre lo sarà.

Se la funzione del BHPA è quella di consigliere, non vorremmo che ci invitassero a votare contro la corrente proposta, ma siccome Angus Pinkerton era il presidente della commissione che ha redatto il nuovo standard, ritengo che ci siano poche possibilità che questo avvenga.

Sarebbe stato sicuramente meglio se il BHPA si fosse occupato di definire cosa fosse meglio per i piloti, ignorando la politica e prendendo atto che gli standard correnti del DHV sono già molto buoni, se necessario collaborando eventualmente con loro per migliorali.

Sapendo che la nostra opinione non era in sintonia con certe correnti politiche, abbiamo pensato che fosse opportuno venisse pubblicata sulle pagine delle opinioni di Skywings, la rivista ufficiale del BHPA.

Sfortunatamente, dopo un iniziale incoraggiamento da parte del direttore, altre persone apparentemente decisero che le nostre opinioni non dovessero essere diffuse perché avrebbe danneggiato la credibilità del nuovo standard e lo avrebbero bloccato.

Non possiamo accettare questo e di conseguenza abbiamo stabilito di pubblicare la nostra opinione attraverso il nostro sito inviando una lettera che speriamo venga pubblicata.

Non è mia intenzione affondare la barca, ma non posso consentire che passi tutto sotto silenzio quando sono convinto che questo sia dannoso per lo sport che tutti amiamo.



Mike Cavanagh. (Ozone Managing Director and Accountant)


[fonte www.ozone-gliders.com Traduzione: Giorgio Sabbioni]